Silvio Maresca La civiltà delle cattive maniere – Il diritto all’odio e la fine del rispetto umano
Armando Editore, 2024, Collana Policy, 320 pagine, 28 euro Saggi | Società | Attualità
07/01/2025 di Roberto Codini
Le cattive maniere: dalla politica al condominio
“Cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio …”
“La civiltà delle cattive maniere” è un libro corale, si direbbe collettivo, su quello che Calvino avrebbe definito “Inferno dei viventi”: "L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà: se ce n’è uno è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiano stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e approfondimento continui: cercare e saper riconoscere che e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio".
Calvino avrebbe certamente apprezzato questo libro, coordinato da Silvio Maresca, un saggio che contiene i contributi di Virginia Ciaravolo, Stefano D’Errico, Fabio Gabrielli, Enrico Garlaschelli, Antonio Lo Iacono.
Le buone maniere non sono solo il galateo, ma sono parte inscindibile di una cultura e di uno stile di vita, regolatrici di emozioni e istinti. Nelle società contemporanee, ad avviso degli autori, si moltiplicano le spinte narcisistiche, l’edonismo compulsivo, le ossessioni identitarie individuali e collettive: l’altro diventa Amico, Nemico, Straniero, oppure scompare e diventa irrilevante. E le buone maniere scompaiono.
Questo avviene nella politica (si cita l’esempio di Grillo e di Trump), con le cattive maniere di quello che viene definito “populismo”, ma che è qualcosa di più, è la scomparsa dell’educazione, delle buone maniere, di ciò che porta appunto alla società delle cattive maniere, fondata sull’odio, che diventa un vero e proprio diritto, ma che di giuridico ha davvero ben poco.
Uno degli aspetti più interessanti è quello che viene definito “Inferno condominiale” , come dimostra l’incredibile aumento delle cosiddette “liti condominiali”. Nel 2027 il Presidente di ARCO (Associazione degli Amministratori e Revisori Contabili condominiali) scriveva: “Il condominio rappresenta la seconda cellula sociale dopo la famiglia” e la litigiosità “continua a permeare i condominii italiano di astio, rancore e talvolta anche di odio”.
Questo porta a due effetti: il “Panopticon” (viene citato, oltre al Web, addirittura Il processo di Kafka e L’inquilino del terzo piano di Polanski, che parlava però dell’Inferno vero e proprio) e la “Teatralizzazione”, in cui paranoia e pensiero magico conducono inevitabilmente all’infermo delle cattive maniere. Questo punto di vista è davvero unico e originale, anche se spesso al declino delle buone maniere contribuiscono anche certi Amministratori, ma questo è un altro discorso.
Il libro curato da Maresca è un’opera filosofica, che descrive molto bene come si sia passati dalla civiltà delle buone maniere a quella delle cattive maniere attraverso escursioni antropologiche e filosofiche, spiegando come la maleducazione del “politicamente corretto” divenga la maleducazione del “politicamente corrotto” e non si fa davvero lo sconto a nessuno (vengono citati Pasolini e anche Berlusconi).
Per finire (last but not least) si arriva al “cittadino digitale”. La politica, il declino delle buone maniere e la diffusione della maleducazione conducono alla fine del rispetto umano, complice anche il Web, o meglio, l’uso che ne viene fatto. Il problema non è la società digitale, ma è la scomparsa dell’essere umano. «Nelle esplosioni di violenza e aggressività online spesso si esplicita un’aperta rivendicazione del diritto alla cattiveria e all’odio, un rifiuto del buonismo identificato con ipocrisia e falsità. La radicalizzazione dello spirito critico ha portato ad una cultura del sospetto generalizzato. Il sospetto può portare a paranoia e alla volontà di smascheramento. Se tutto è sospetto e cela interessi e speculazioni, nulla può legittimamente arginare il mio proprio interesse, ed io ho diritto di esercitare odio e cattiveria”.
Un libro spietato, ma necessario, un saggio da leggere, rileggere, e far leggere nelle scuole. “La civiltà delle cattive maniere” esiste e il primo rimedio appare proprio l’educazione, o meglio, la capacità non solo di informare, ma di educare.
SILVIO MARESCA (1961), scrittore e imprenditore, fino al 2021 CEO di Bluserena S.p.A. e amministratore delegato della Carlo Maresca S.p.A., ora amministratore delegato di società operanti nel settore turistico. È fondatore di Etipublica, che conduce attività no profit a favore dell’inserimento sociale e lavorativo di migranti e soggetti “vulnerabili” (AEL), per la valorizzazione di giovani artisti (YAG, Young Art Gallery), e partecipa alla fondazione Openpolis. Con Armando editore ha pubblicato Socialtotalitarismo (2021); Doppiezze dell’Occidente (2022), La tragedia dei beni privati (2023), Essere, Coscienza, Vertigine (2024).