Shinichi Ishizuka Blue Giant
J-Pop, Edizioni BD, Fabiano Bertello (Traduttore), 2013-2016, 2022, 424 pagine, 15 euro Narrativa Straniera | Musica | Manga
08/04/2023 di Franco Bergoglio
Questo manga di Shinichi Ishizuka, Blue Giant, è un vero e proprio romanzo di formazione jazz per immagini. Dai Miyamoto, studente delle medie al terzo anno, si trova casualmente ad ascoltare del jazz e se ne innamora. Nel libro sono presenti diverse copertine di album storici fedelmente riprodotte: una citazione, un modo per consigliare ascolti e una gioia per gli occhi.
Miyamoto decide di imparare a suonare il sassofono e suo fratello gliene procura uno; in quale modo, lo scopriremo solo dopo un certo numero di pagine...Il ragazzo suona incessantemente il suo sax a Kawahara, da solo, con il sole o con la pioggia, di giorno o di notte, per mesi e mesi, mentre le lezioni in aula proseguono noiose e la routine riserva poco altro rispetto alle partite di basket della propria squadra scolastica. Il jazz però ha questa forza, modifica il modo di vedere la vita di chi gli si accosta. Capita anche al giovane ragazzo, che ben presto si trova immerso nelle note di Clifford Brown, Miles Davis, Thelonious Monk.
Intanto il fatto che un giovane suoni il sassofono in solitudine, sulla riva del fiume (ricorda Sonny Rollins? Yeah!) fa il giro della cittadina e presto i fatti prendono una piega inaspettata. Niente spoiler sulla trama, ma una piccola indicazione di lettura: ovviamente il Blue Giant, il gigante dei sassofonisti, che vuole diventare il migliore esercitandosi senza requie, quello che pratica l’ascesi del sacrificio, è modellato su di lui, John Coltrane, il grande ispiratore di migliaia di sassofonisti in tutto il mondo.
Il ragazzo affronta le tipiche incomprensioni di chi si accosta al jazz in anni recenti: spesso si prova la la necessità di dover affermare la propria passione contro un mondo che considera il jazz irrimediabilmente fuori moda. E il jazz in Giappone non se la passa poi troppo bene, a giudicare da come il manga ne racconta l’ambiente: locali piccoli, pochi soldi, festival jazz dove si trova sommerso da altri generi musicali, predominio del pop, una società incline a svalutare la dedizione all’arte. L’autore mostra di essersi documentato bene, prima di iniziare a scrivere la storia, e riporta interessanti aspetti tecnici, legati allo strumento, che arricchiscono la vicenda. Il volume 1 si chiude con varie sottotrame aperte e il nostro protagonista che deve affrontare un futuro incerto. Esperimento Manga jazz: approvato!
Miyamoto decide di imparare a suonare il sassofono e suo fratello gliene procura uno; in quale modo, lo scopriremo solo dopo un certo numero di pagine...Il ragazzo suona incessantemente il suo sax a Kawahara, da solo, con il sole o con la pioggia, di giorno o di notte, per mesi e mesi, mentre le lezioni in aula proseguono noiose e la routine riserva poco altro rispetto alle partite di basket della propria squadra scolastica. Il jazz però ha questa forza, modifica il modo di vedere la vita di chi gli si accosta. Capita anche al giovane ragazzo, che ben presto si trova immerso nelle note di Clifford Brown, Miles Davis, Thelonious Monk.
Intanto il fatto che un giovane suoni il sassofono in solitudine, sulla riva del fiume (ricorda Sonny Rollins? Yeah!) fa il giro della cittadina e presto i fatti prendono una piega inaspettata. Niente spoiler sulla trama, ma una piccola indicazione di lettura: ovviamente il Blue Giant, il gigante dei sassofonisti, che vuole diventare il migliore esercitandosi senza requie, quello che pratica l’ascesi del sacrificio, è modellato su di lui, John Coltrane, il grande ispiratore di migliaia di sassofonisti in tutto il mondo.
Il ragazzo affronta le tipiche incomprensioni di chi si accosta al jazz in anni recenti: spesso si prova la la necessità di dover affermare la propria passione contro un mondo che considera il jazz irrimediabilmente fuori moda. E il jazz in Giappone non se la passa poi troppo bene, a giudicare da come il manga ne racconta l’ambiente: locali piccoli, pochi soldi, festival jazz dove si trova sommerso da altri generi musicali, predominio del pop, una società incline a svalutare la dedizione all’arte. L’autore mostra di essersi documentato bene, prima di iniziare a scrivere la storia, e riporta interessanti aspetti tecnici, legati allo strumento, che arricchiscono la vicenda. Il volume 1 si chiude con varie sottotrame aperte e il nostro protagonista che deve affrontare un futuro incerto. Esperimento Manga jazz: approvato!