Piergiorgio Pardo Un gusto superiore Il cantautorato progressivo dal Beat al bit
Crac Edizioni, 2023, 322 pagine, 22 euro Musica | Saggi
28/05/2023 di Laura Bianchi
E lo spirito critico e lucido, a Piergiorgio Pardo, non manca di sicuro: giornalista, docente, appassionato di storia e di musica, e di storia della musica, indagata con animo filologico e quasi scientifico, stavolta ci illumina sulla genesi di un tipo di cantautorato che tanta parte e influenza ha avuto sugli autori seguenti.
In Un gusto superiore - Il cantautorato progressivo italiano dal Beat al bit, Pardo offre una prospettiva inedita e appassionante della storia musicale e del pensiero degli ultimi sessant'anni in Italia, e non solo, poiché è proprio in questi anni che la canzone italiana si apre definitivamente a una dimensione globale, donando il proprio apporto all'immaginario collettivo.
Pardo sceglie di mettere in copertina una sintesi fra due copertine di due dischi solo apparentemente diversi fra loro: quella di Volo magico n.1, dell' indimenticato Claudio Rocchi, che Pardo definisce "simbolo esoterico", e quella di Ira di Iosonouncane, a sottolineare non solo la straordinaria attualità del discorso di Rocchi, ma anche l'acuta sensibilità di molti cantautori contemporanei nei confronti proprio di quel discorso.
Qui stanno la forza e il significato del contributo di questo libro: osservare il passato non da un punto di vista nostalgico e conservatore, ma cercando di scoprire un filo rosso che collega il passato e il presente, indagandone le tematiche costanti, che, pur nel mutare dei tempi e delle situazioni, contribuiscono a sviluppare un percorso coerente e arricchente.
Se, negli anni Sessanta e Settanta, gli intellettuali profetici come Calvino intuivano che le problematiche del futuro avrebbero interessato prevalentemente il rapporto fra natura e cultura, fra uomo e tecnica, i loro contemporanei musicisti avevano provato a spingersi oltre nel campo della sperimentazione, con alterni risultati e fortune. Così, Pardo descrive la traiettoria con luci e ombre, fallimenti e successi, riportando alla memoria autori e opere che meriterebbero una riscoperta da parte dei giovani di oggi. Non solo Rocchi, Finardi, Battiato, Fossati, o i più recenti Baustelle, quindi, ma anche tutto un mondo artistico che solo uno sguardo superficiale potrebbe definire "minore", da Gino D'Eliso a Maria Monti..
Di ogni disco, nella stessa pagina, vengono inserite le relative copertine, a ribadire il fatto che è fondamentale recuperare anche il senso globalmente artistico di un'opera, che oggi, nel tempo della musica liquida e dei "bits senza peso", come li chiamò Calvino in Lezioni Americane, rischia di perdersi.
Un'integrazione interessante sono anche le numerose interviste in conclusione della disamina, che rafforzano la tesi di base e che forniscono un approccio più ampio e articolato al tema.
Da ultimo, ma non in ordine di importanza, la scrittura di Pardo, un autentico "gusto superiore", che compone il caleidoscopio di autori e idee proposto in un'opera che non è eccessivo definire imprescindibile.