Paulo Coelho Manuale del guerriero della luce
di Antonella
Capita ogni giorno, costantemente, anche e soprattutto in una società competitiva come la nostra, di essere mortificati o presi di mira da collaboratori che si credono più furbi di voi. Da chi non rispetta la fila alla posta, dal medico o al supermercato mentre tu, pirla, ti preoccupi di chiedere ‘scusi, chi è l’ultimo’ ? Nella maggior parte dei casi, lasciamo fare… perché il gioco non vale la candela, perché in un certo senso ci riteniamo ‘superiori’ a certe bassezze e scorrettezze, o perché semplicemente non abbiamo né la voglia né il coraggio di dire la nostra.
Così, state pure tranquilli, che la volta dopo questi benpensanti dalle facce di tolla ci riproveranno e a maggior ragione, fieri di avercela fatta da sotto il naso già una volta. Non saranno gli stessi, ma il principio è quello.
Coelho prova a dircelo a modo suo, che esiste un ‘codice’ da rispettare. Un manuale che chiunque abbia un minimo di coscienza e rispetto per sé stesso e per gli altri, dovrebbe consultare almeno una volta al giorno. Prima o dopo i pasti.
Nell’ambito delle civiltà arcaiche la spada ha sempre rappresentato uno strumento di morte, ma allo stesso tempo anche di identificazione sociale e spesso è stata oggetto di attributi spirituali.
Quando apprende a maneggiare la spada, il guerriero della luce scopre che il suo equipaggiamento deve essere completo: e questo include un’armatura. Così parte alla ricerca dell’armatura, e ascolta i suoi venditori.
“ Usa la corazza della solitudine “, dice uno. “ Utilizza lo scudo del cinismo “, incalza un altro. “ La migliore armatura è quella di non farsi coinvolgere da niente “, afferma un terzo.
Il guerriero però non vi presta ascolto. Con serenità, si reca nel luogo sacro e veste il mantello indistruttibile della fede. La fede para tutti i colpi. La fede trasforma il veleno in acqua cristallina.
Lasciatevi guidare da un Maestro di vita che di strada ne ha fatta…