Nicola Manuppelli

Nicola Manuppelli Domani è un posto enorme (Un`amicizia con Chuck Kinder)


Jimenez Edizioni , 338 pagg., € 22, 2021 Narrativa | Biografie

03/11/2021 di Federico Sponza
Lo scorso 28 ottobre, giorno del compleanno dell'autore, la sempre benemerita Jimenez Edizioni ha pubblicato questo lavoro di Nicola Manuppelli. Romanzo di formazione, memoir, biografia? Domani è un posto enorme è un po' tutte e tre queste cose.

Prima di tutto, chi era Chuck Kinder, questo “cattura storie”? L'autore di Lune di Miele e de L'ultimo danzatore di montagna era nato in un piccolo paese del West Virginia l'8 ottobre del 1942. La sua infanzia la passa ad ascoltare le storie di streghe e di fantasmi, le leggende familiari che la nonna e le zie raccontano giornalmente mentre eseguono i lavori nella cucina di casa. Questo lo spinge a voler diventare uno scrittore per raccontare storie (molti anni dopo dirà “le persone sono fatte per il 70% di acqua, per il 30 % di storie”) e dopo mille avventure e deviazioni che gli porta la vita, aver preso il diploma, aver girato una dozzina di college diversi, aver fatto il minatore in una miniera di carbone, l'operaio in un'acciaieria, il socio dello zio in una distilleria clandestina, il rapinatore di taxi, essersi sposato una prima volta, esser stato insegnante in un college, aver mollato moglie e lavoro e vissuto in una comune di San Francisco, arriva finalmente, verso la fine degli anni '60, all'Università di Stanford dove entra nel Stegner Fellowship, programma biennale di studio di scrittura creativa e dal quale sono usciti moltissimi tra i più grandi scrittori di letteratura americana. Qui stringe amicizia con Raymond Carver, Richard Ford, Scott Turow, Lee Maynard. Thomas Zigal, Tobias Wolff, Larry McMurtry, Michael Chabon e molti altri.

Nicola Manuppelli racconta di questo club di “fuorilegge”, di feste, sbronze colossali, gite in rafting e lezioni di scrittura e tratteggia uno speciale approccio all'arte, all'amicizia, all'esistenza e all'amore. Il rapporto tra Manuppelli e Kinder è nato inizialmente per un puro e semplice caso. Avendo in mente di redigere un'antologia riguardante scrittori americani e in particolare scrittori che avessero studiato a Stanford, Manuppelli scrive a Kinder per avere dei suggerimenti su quali autori contattare. Poco per volta, dopo molte mail, Kinder impara a conoscere Manuppelli e spinge il rapporto verso l'amicizia in quanto sente che Nicola è un uomo con storie da raccontare e lui è innamorato degli uomini che hanno storie da raccontare. Kinder gli apre quindi le porte del suo mondo, un'allegra brigata di “pessimi uomini” con i loro meravigliosi romanzi e le loro vite disastrate e complesse, rinsaldate però da un grandissimo senso dell'amicizia.

Manuppelli ha il grande pregio di riuscire a far entrare il lettore in questo favoloso mondo quasi come fosse una fabbrica di cioccolato dove un bambino goloso si trova continuamente di fronte a delizie che prima aveva solo immaginato. Poco per volta ci presenta questo grande scrittore e questo “mago” capace di cambiare le cose con le parole, a trasformare le persone in romanzi e creare miti e leggende partendo da personaggi anonimi. Chuck Kinder, uomo estremamente generoso e gran collettore di persone purtroppo non c'è più, è morto nel 2019.

Questo libro, ricco di fotografie e aneddoti, testimonia un legame profondo ed è imprescindibile per gli amanti della letteratura americana e non solo.

 

Nicola Manuppelli è nato a Vizzolo Predabissi (Mi) nel 1977. Scrive, traduce, cura, scopre e importa autori americani e irlandesi (tra i quali Andre Dubus, Charles Baxter, Jane Urquhart, Roger Rosenblatt, A.B. Guthrie, Sara Taylor, Gina Berriault, Don Robertson). Collabora, fra gli altri, con Mattioli 1885, Minimum Fax, Nutrimenti, Aliberti. Ha pubblicato i romanzi Bowling (2014), Merenda da Hadelman (2016) e Roma (2018); la biografia della scrittrice Alice Munro, La fessura (2014); la raccolta di poesie Quello che dice una cameriera (2017); i memoir A Roma con Alberto Sordi (2020) e A Roma con Nino Manfredi (2021)