Muriel Barbery Vita degli elfi
Edizioni e/o, 2016 Narrativa Straniera | Fantasy
06/02/2016 di Corrado Ori Tanzi
Le due ragazzine captano il canto e l’energia di Nostra Madre Terra e vivono della potenza che riescono a produrre con i legami dell’etere. Ma sentono nel loro intimo soprattutto questa grave verità: che sebbene elfi, alberi, pietre, antenati animali dovrebbero vivere assieme perché tutto deve vivere insieme mentre la separazione è una malattia, la Terra è preda della voracità autolesionista del genere umano. Ci sono forze che difendono questo pianeta e altre che mirano alla sua distruzione. Le prime da sole non ce la potranno mai fare. A meno che non intervengano al loro fianco gli abitanti di un mondo che non riusciamo (più) a vedere. Ecco quindi il valore di quelle due ragazzine, trait d’union con la salvezza.
Primo dei due libri con queste protagoniste (nelle parole dell’autrice) Vita degli elfi segna un deciso cambiamento nella narrazione di Muriel Barbery, la scrittrice che ci rapì con quello strepitoso romanzo che dieci anni fa fu L’eleganza del riccio. Non cambia l’età delle protagoniste (dodicenne era l’aspirante suicida e dodicenni sono le due ragazzine primo motore di questo). È proprio l’approccio alla storia che sorprende. Messo nel cassetto l’umorismo (volontario o involontario) e la leggerezza del romanzo d’esordio qua siamo di fronte a un mondo segreto che piano piano si svela al lettore col respiro di una narrazione più tranchant.
Vita degli elfi è una fiaba del tutto inusuale, così fuori dal consueto mercato editoriale da non poter neanche essere considerata la prova fantasy dell’autrice francese. Che, tra fervore lirico e immaginario onirico, ci consegna un’autentica magia fuori dagli schemi, dotata di un linguaggio poetico e poco incline alla commedia perché se deve essere un inno alla natura allora è bene dotare anche il linguaggio di un profilo e un cuore più alto.
Muriel Barbery, Vita degli elfi, edizioni e/o, 256 pagg., 18 euro
Corrado Ori Tanzi
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