
Mario Bonanno FENOMENOLOGIA DELL’ ALTRO BATTIATO
COMPAGNIA NUOVE INDYE, 2021, pp. 166, 20 euro Saggi | Musica
16/11/2021 di Laura Bianchi
Ad aumentare l'interesse del lettore, ecco il titolo, filosofico e indagatore, soprattutto nel sottotitolo: Ti sei mai chiesto quale funzione hai? , un verso de Il silenzio del rumore, dal visionario Pollution (1973), che interroga tutti e ciascuno riguardo al nostro posto nel mondo, come ha fatto l'artista catanese lungo la sua ricchissima esistenza.
Cantautore "diogeniano", che, come Diogene, dal centro della propria botte cerca l'uomo, artista "uno e bino, trascendente e ribelle", Battiato è un unicum nel mondo della musica italiana, e viene qui presentato, dal primo all'ultimo contributo, come "impolitico antiretorico, libero pensatore, portavoce di una te(l)eologia della divergenza, per chi è stato in grado di comprenderla."
Dalle prime interviste (spassosa - e significativa - quella del 1980 fatta nel contenitore pop Domenica In da un conterraneo e sconcertato Pippo Baudo) ai versi della villoniana Testamento, la narrazione della parabola esistenziale e artistica di Battiato si snoda con efficacia, coerenza ed eleganza espositiva, arricchita da precisi ed esaustivi riferimenti alle opere e ai versi delle canzoni, da sapide interviste inedite a Gianfranco D’Adda, Filippo Destrieri, e allo stesso Battiato, oltre a un ricordo di Giusto Pio, da citazioni di opere di altri, soprattutto filosofi, da Bauman a Sartori, e da interventi di acuti critici musicali.
Completano l'opera una ricchissima bibliografia, una discografia, la filmografia (anche il Battiato regista è di tutto rispetto), e un QR Code: scansionandolo, si apre una playlist Spotify, che raccoglie il brani citati nel libro, dal 1973 di Sequenze e frequenze al 2012 di Testamento. Una maniera ideale per contestualizzare il pensiero dell'autore, e un omaggio affettuoso e sentito alla musica creata da un genio contemporaneo.