Joyce Carol Oates Notte al neon
Carbonio Editore, 2022, 295 pp., Euro 18 Narrativa Straniera | Racconti
19/03/2023 di Eliana Barlocco
Quel sentire, all’apparenza innocuo, si eleva pagina dopo pagina in punta di piedi virando verso il baratro del terrore. Non mi riferisco, utilizzando il termine terrore, propriamente al genere, bensì voglio evocare quel senso di paura che ci fa tremare interiormente, che ci fa vacillare di fronte alla mutevolezza degli eventi e ai cambiamenti che ne conseguono. I personaggi annaspano in vite annacquate, spezzate, annebbiati dalla paura di mostrarsi, intrappolati in atmosfere in cui la luce penetra affievolita.
Guardando al titolo originale del libro “Night, Neon” ne potremmo ricavare un’immagine traslata di tutta la raccolta. Due parole che racchiudono egregiamente il senso. La Notte della vita viene illuminata dall’esistenza di ciascuno di noi, sia essa breve o lunga. L’essere umano è come una lampada al Neon che produce una luce di intensità differente a seconda del tipo di gas utilizzato (l’essenza personale dell’essere).
Diventa facile perdersi in una vita opaca, vagando lungo strade ignote eppure note, incontrando individui con cui difficile è interagire. Semplice risulta perdersi nella propria mente, dentro se stessi oppure nei pensieri degli altri. Perdersi mandando in rovina quello che si ha o che si potrebbe avere.
I racconti della Oates ci gettano in un vortice di sensazioni; occorre solo avere il coraggio di intraprendere il viaggio spegnendo la luce del giorno per immergersi nel tremore di una fievole luce al neon.