James Cain

James Cain Il Postino Suona Sempre Due Volte


Adelphi, 1999, € 6,20

di Simona
California, U.S.A. Un sonnacchioso posto di ristoro lungo una strada polverosa a pochi km da San Francisco: la più classica delle scene on the road. Ma non siamo nell’era beat delle contestazioni americane, siamo negli anni trenta: gli anni grigi della Depressione quando, ai più, il sogno americano pareva più una beffa che una speranza.

Quando il rozzo proprietario greco del locale chiede a uno spiantato, in cerca più di avventure che di fortuna, di fermarsi a dargli una mano, il giovane accetterà solo perché rimasto stregato sin dal primo sguardo da Cora, la giovane moglie del greco.

Ha inizio un racconto di passione e perdizione, con Cora che rappresenta uno dei maggiori simboli femminili della seduzione, ma non solo. James Cain svolge anche in modo magistrale un intreccio noir essenziale, punteggiato di toni che vanno dal grottesco al disperato.

La passione di Cora e Frank è scarna e assoluta, il loro tentativo di sfuggire dalla loro monotona esistenza li condurrà all’omicidio del marito, per poi lasciarli imprevedibilmente preda di un inespresso senso di colpa che condizionerà le loro vite e li legherà a un destino inevitabile.

Per tutto il libro Cora e Frank appaiono come privi di libero arbitrio, incatenati dalla passione e da impulsi profondi che agiscono in loro quasi inconsapevolmente. Quando poi i due stabiliranno di prendere in mano le loro vite sarà il destino a decidere per loro. E sarà un destino tragico e allo stesso tempo beffardo che rappresenta l’unica via d’uscita da una passione distruttrice ma, ancora di più, la via d’uscita da un’angoscia esistenziale profonda e quasi inconsapevole, maturata in un ambiente di miseria morale e materiale. La fine arriverà e sarà la punizione fino ad allora schivata ma che si rivela ineluttabile. Ecco allora che non si può sfuggire al proprio destino, “il postino suona sempre due volte”.

“Cosa aveva, che mi fa pensare a lei in questo modo? Non lo so. Voleva qualcosa, e cercava di averla. Come ci ha provato era tutto sbagliato, ma ci ha provato. E perché avesse quel sentimento per me non lo so. Mi conosceva, me l’ha rinfacciato tante volte, che ero niente di buono. Io non ho mai desiderato veramente qualcosa, tranne lei. Ma è molto. Anche solo questo, è una cosa che a una donna, penso, non capita spesso di averla.”