Ian Rankin

Ian Rankin Cerchi e croci


Longanesi, 2001, £. 30.000

di Andrea Balestri
Opera prima che da inizio alla fortunata serie gialla che vede protagonista il sergente di polizia John Rebus, questo romanzo del 1987, comparso solo ora in Italia, è un ben confezionato giallo/noir che sfiora, lambendola, la dimensione thriller. Si ritrovano i tipici elementi del genere, come il poliziotto, gli intrighi fra i personaggi che formano un nodo che solo il finale della storia scioglierà, e il serial killer. L'ambientazione, che vede la città di Edinburgo teatro della vicenda, affascina per le minuziose descrizioni e l'atmosfera che riesce a rievocare. Ed è in questa apparentemente sorniona città scozzese che iniziano ad avvenire strani rapimenti di bambine che vengono poi ritrovate cadavere. Inizialmente sembra non esserci nessun legame fra le morti, ma non è così.
John Rebus, è uno degli investigatori del caso, vive da solo perché è divorziato e ha una figlia, Samantha, che vive con la madre. La vita che conduce non è di certo contrassegnata dalla regolarità, bensì da orari sballati, sigarette e alcolici come fedeli compagni, e colleghi come lui un po' esauriti.
A Rebus, in quei giorni, vengono recapitate strane buste anonime contenenti frasi e oggetti che inizialmente sembrano scollegati agli omicidi, ma che in seguito si capirà essere la chiave di volta per scoprire l'identità del serial killer. Solo Rebus è in grado di decifrare questi messaggi, ma un angoscioso passato, che la sua mente ha voluto cancellare, gli impedisce di farlo. Sarà grazie all'aiuto dell'ispettrice Gill Templer, e del suo strano fratello Michael, ipnotizzatore di mestiere come loro padre, che le indagini sul caso faranno un decisivo passo in avanti. Sempre in mezzo come la polvere a confondere le idee ci penserà il giornalista impiccione Jack Morton che, ammalato di scoop a tutti i costi, riesce a vedere intrighi ovunque, anche dove in realtà non c'è nulla di losco. In conclusione si può dire che il libro risulterà piacevole soprattutto per gli amanti del genere, e che, seppure senza intrighi pazzeschi, riesce a tenere viva la curiosità fino alla fine.Inoltre ciò che affascina in questo libro è la capacità di Rankin di descrivere in profondità il mondo e la vita degli investigatori di polizia, anche con quel pizzico di amarezza che non guasta.