Guy De Maupassant

Guy De Maupassant Una vita


Mondadori, 1984

di Simona
NON IMPORTA QUELLO CHE SUCCEDE, CIO’ CHE CONTA, ALLA FINE, E’ LA VITA STESSA
Uscito nel 1883, si tratta del primo romanzo scritto dall’autore francese, già capace di una prova d’autore alquanto matura. Una cosa da notare è che la traduzione su cui è stata fatta la lettura è piuttosto antiquata così da risultare un poco stonata rispetto al linguaggio odierno. In particolare un aspetto poco piacevole tipico delle vecchie traduzioni è quello di tradurre i nomi dei personaggi in italiano. Così Jeanne diventa Giovanna, Julien diventa Giuliano, Paul è Paolo e così via.
A parte questo, comunque, trovo che il primo romanzo di Maupassant riesca nell’intento verista che l’autore si riproponeva perché tratteggia con partecipazione e semplicità il racconto di una vita. La vita di Giovanna che, giovinetta appena uscita dal collegio, piena di sogni e speranze, si troverà suo malgrado tradita da tutti, dai genitori, dal marito, dal figlio e persino da se stessa, incapace di ribellarsi alle tante avversità ma portata solamente a sopportare e subire. Tuttavia l’impronta verista del romanzo fa in modo che un tale susseguirsi di dispiaceri non lo trasformi in una storia epica e non faccia della protagonista un’eroina. La simpatia con cui è guardata fa sì che essa non sia un emblema tragico, ma un attore come tanti di una vita che poteva andare meglio ma poteva andare anche peggio. Infatti, sebbene le avversità si abbattano l’una dopo l’altra sulla protagonista, noi sentiamo che l’autore non eccede perché avvertiamo che quelle di Giovanna non sono disgrazie, sono solo le delusioni, i dispiaceri, le amarezze che talvolta riserva la vita. Quello di Maupassant non è altro che il racconto di “una vita”, certo romanzata e circoscritta ma, dopotutto, può anche essere che da queste pagine si avverta il riflesso “della vita” o, almeno, l’essenza di un frammento di essa. Forse è proprio come dice la servitrice Rosalia alla sua padrona Giovanna, che ritrova dopo tanti anni e dopo tante vicissitudini:
“La vita, vedete, non è né così bella né così brutta come si crede.”