Guido Catalano

Guido Catalano Smettere di fumare baciando


Rizzoli, 2023, Collana Nuove voci, 252 pp., 18 euro Poesie

19/05/2023 di Arianna Marsico
Guido Catalano torna alla poesia a sei anni di distanza da Ogni Volta Che Mi Baci Muore Un Nazista. Sei anni che non sono stati meramente contemplativi, come racconta lo stesso autore, nella prefazione di Smettere di fumare baciando: “Ho pubblicato due libri di prosa e uno di fiabe, ma è come se mi si fosse seccata la vena poetica. E non solo la vena, anche l’arteria e i capillari. Succede. […] Le poesie arrivano e se non arrivano c’è poco da fare, non resta che aspettare, sperare che decidano di tornare. E la bella notizia è che tornano. E quando tornano è una festa”.

Proprio così. Smettere di fumare baciando è una festa, ma di quelle garbate, con quell’understatement tutto torinese. Una vena di ironia, come quella con cui Catalano si definisce “poeta professionista vivente”, pervade la raccolta. Le sue poesie sono piccoli corti mimati, che portano sempre un messaggio: l’amore è salvezza.

Un amore surreale, non sempre lineare, a volte nemmeno corrisposto (Vodafone). Un amore che non è solo quello di coppia, come in Un gelato a Bologna: “Io taccio e penso che mi piacerebbe essere quel bambino/che sta per scendere a Bologna a mangiare il gelato/ […] Mi piacerebbe ancora avere mamma che mi ci porti”. È un amore che si estende alla vita, all’amicizia, ai gatti, a qualsiasi cosa riesca ad allietarci il cuore.

È un amore che salva e viene salvato, che fa smettere di fumare (forse), che fa mettere tutto in discussione (di sicuro). Leggendo ogni poesia, vi immaginerete assieme a Guido Catalano ad affrontare scene di vita vissuta, a uscirne, se possibile, senza le ossa e il cuore rotti. O a rimettere insieme i pezzi, qualora le cose andassero male.

Smettere di fumare baciando insegna a cercare di non perdersi, o a ritrovarsi, qualora succeda. Perché la scintilla vitale è come le poesie, prima o poi torna.