Fabrizio Coppola

Fabrizio Coppola Heartland - Canzoni, storie, poesie


Produzioni dal Basso, Carta, 2023, pp. 134, 15 euro Narrativa Italiana | Racconti

27/04/2023 di Laura Bianchi
Può la scrittura alleviare il dolore, medicare le ferite, calmare l'ansia, e aiutare anche gli altri a riconoscersi in quanto si scrive? Fabrizio Coppola potrebbe rispondere affermativamente, ed elencare anche le decine di modi diversi con cui questa possa farlo; la sua stessa vita lo dimostra. Cantautore, editor, poeta, traduttore, lettore appassionato, curatore di programmi radio a metà fra letteratura e musica (l'ultimo, Giocare col fuoco, in onda la domenica su Radio Popolare), Coppola ha sempre riversato nella parola, letta, scritta, tradotta, detta, ogni significato positivo possibile, affidandole il compito di costruire intrecci spesso inusuali, sempre originali, fra alto e basso, passione e disincanto, leggerezza e profondità.

È il caso dell'ultimo lavoro discografico, Heartland, frutto di un crowdfunding che ha visto moltissime adesioni, pubblicato nel formato CD con un libro, che illustra in modo articolato e ricco di sfaccettature la genesi delle canzoni, ma aggiunge altri elementi, che permettono al lettore non solo, quindi, di comprendere meglio le prime, ma anche di approfondire le tematiche dei secondi, spostandosi verso un obiettivo altro, rispetto alla mera fruizione di un disco.

Siamo infatti dalle parti del cuore, dei ricordi che si fanno parole, messe in fila, come una collana, a volte opaca, altre brillante, per dare senso a esperienze solo apparentemente irrelate, invece profondamente connesse fra loro; come nel caso del racconto breve che illustra Lettera a C, in cui Coppola non rievoca solo un'amicizia giovanile, ma sa condurci nei chiaroscuri, nelle atmosfere, nelle sensazioni, miste di onnipotenza e sconforto, che solo l'adolescenza sa provocare.

Ma Heartland - libro presenta, si diceva, altri elementi; non solo testi legati alle canzoni dell'album, ma poesie che delle canzoni, si direbbe, sono state la linfa vitale, l'humus in cui esse sono cresciute. E che ci dicono molto, anzi, moltissimo, dell'intimo del loro autore, della sua visione del mondo, dell'arte, degli affetti, dell'esistenza: ad esempio, leggendo i versi di Alcune semplici regole ci meravigliamo per la loro chiarezza, declinata in una sorta di comandamenti etici, di imperativi poco categorici, che entrano nel nostro cuore, distillandoci sensazioni profonde. Ancora, il periodo difficile e doloroso della pandemia viene evocato in Dove siamo rimasti a terra, Nutless?, con partecipazione, lucidità e passione, per concludersi con un suo verso: "Nel frattempo, c'è una sola cosa da fare, e qui cito me stesso: Andare. Andare, e non sapere."

Tutto il volume è ricco degli esiti di una sorta di operazione a cuore aperto, in cui Coppola dissemina "tracce vive del mio passaggio sul mondo", in modo sincero e generoso, à la Carver, per rendere intelligibile il senso della propria scrittura, poetica e musicale, ma anche della stessa esistenza, sospesa e spesa fra urgenze quotidiane, ansie contemporanee, aspettative future. Una lettura in un certo senso corroborante, come lo è l'ascolto di Heartland. Perché siamo nel territorio del cuore, e, quando questo succede, il cuore sta meglio.
 

 

 

Fabrizio Coppola (Milano, 1974) è un cantautore con cinque dischi all’attivo. Da La superficie delle cose (2003) fino a Waterloo (2011) e includendo il progetto parallelo in inglese dei Junkyards (Last Light on Earth, 2011), ha esplorato a fondo il suono e la scrittura di ispirazione americana, tenendo concerti in Italia, Francia, Germania e Svizzera. Con testi lirici che affrontano l’esperienza umana nel suo complesso, dalle tematiche intime e personali a quelle di sfondo sociale, dai lavori di Fabrizio Coppola emerge sempre un’umanità in lotta, magari dolente e ferita, ma mai intenzionata a sventolare la bandiera bianca.


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