Ermanno Labianca

Ermanno Labianca Like a rolling stone – di cantautori americani


GIUNTI Musica

di Luca Meneghel
“Da Woody Guthrie a Hank Williams, Bob Dylan e Van Morrison, da Bruce Springsteen a Tom Waits e Tom Petty, fino a Paul Westerberg, Jakob Dylan e mille altri spostati e sognatori che bussano alle porte del loro paradiso”: questo è, nelle parole di Willie Nile scritte appositamente per l’uscita del libro di Labianca, “Like a Rolling Stone”, un lungo viaggio nella storia dei cantautori americani e, va da sé, nella storia della musica del Novecento.
Sono moltissime le enciclopedie del rock ad invadere il mercato editoriale, così tante che questo libro rischia di passare inosservato e il che, credetemi, sarebbe un peccato per almeno due motivi: primo perché l’autore è un giornalista musicale affermato e competente come Ermanno Labianca, secondo perché il testo è pubblicato dalla Giunti, storica casa editrice con una buona tradizione anche nel campo musicale, che ha curato un’ottima edizione di grande formato, di copertina rigida, di pagine spesse e ricche di un importantissimo apparato iconografico.
Senza alcuna pretesa di completezza (che sarebbe onestamente irraggiungibile), l’autore si pone l’obiettivo di “provare a volare su un bel pezzo di vita e di storia della musica americana” e lo fa dividendo il suo esaustivo compendio in otto capitoli, partendo da Dylan (da chi se no?) e dai suoi discepoli, toccando così (a parte il menestrello di Duluth che si porta via da solo undici sacrosante pagine) artisti più o meno conosciuti come Loudon Wainwright III, Roger McGuinn, Elliott Murphy, Tom Petty, senza contare l’immancabile Boss Springsteen.
Il secondo capitolo si sofferma sul Greenwich Village e il nuovo folk, andando a pescare i vari Fred Neil (il primo ad aver creduto a quello sbarbato Dylan appena sbarcato a New York, ma per questo vi rimandiamo alle Chronicles), David Blue, Steve Goodman. Si passa poi ai newyorkesi e alle voci dell’East Coast dove Labianca ci conduce per mano ad incontrare Paul Simon, James Taylor, Billy Joel e avanti fino a Jeff Buckley e Lenny Kravitz.
Un rapido coast-to-coast ci porta nella California dei “sogni dorati” e delle “sbornie di libertà”, dove suonano Tim Buckley, il compianto Warren Zevon, Ben Harper, Tom Waits e la premiata ditta Crosby Stills & Nash. Il quinto capitolo è tutto dedicato al vecchio e nuovo country, da Willie Nelson a Beck e Ryan Adams in un viaggio dal passato al futuro passando per il presente.
Tra i texani e le stelle del Sud troviamoTom Russell e Steve Earle, mentre il settimo capitolo è tutto al femminile: Suzanne Vega, Tracy Chapman, Sheryl Crow e Norah Jones; Alanis Morissette è lasciata invece all’ultimo capitolo, il gran finale tutto canadese che la affianca a Cohen e Neil Young.
Intervallati da completi ed interessanti approfondimenti, ogni capitolo è strutturato a schede, una per ogni artista, che riportano gli anni di attività, date di nascita e (eventualmente) di morte, gli album prioritari, le canzoni da non dimenticare, le immagini e la panoramica sull’artista. La scrittura è agevole e piacevole, ricca di aneddoti ed ideale per entrare nel mondo di un artista sconosciuto, pensata per gli esperti e per i neofiti della musica popolare che possono fare di “Like a Rolling Stone” un elegante oggetto di consultazione, forse meno completo di un’enciclopedia, ma scritto da qualcuno che ci ha messo la passione. E nella musica la passione è tutto.


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