Enea Angelo Trevisan Volevo essere nessuno. Diritto all`oblio, web reputation, fake news: la mia battaglia per cambiare le regole del web.
Mondadori, 2020 Saggi | Società | social networks
08/07/2020 di Eliana Barlocco
Il testo, steso con la collaborazione di Francesco Francio Mazza, racconta la vicenda personale dello scrittore stesso. Imprenditore avviato a una carriera di successo, Trevisan incappa in un problema di visibilità social: l’inchiostro indelebile del web lo colpisce e le implicazioni derivanti si ripercuotono nella sua vita quotidiana. Attraverso la sua personale battaglia, Trevisan pone degli interrogativi e delle questioni etiche di estrema rilevanza.
La maggior parte di noi ha ormai sviluppato l'abitudine di ricercare nell'oceano del web informazioni inerenti le persone che incontriamo. E ciò che leggiamo (di solito, come Trevisan stesso sottolinea, non oltre la prime due pagine che il motore ci propone) confluisce inevitabilmente nella creazione del nostro giudizio sulla persona stessa. Ma chi ci garantisce che l'informazione letta sia corretta? Chi controlla ciò che si pubblica? E se qualcuno dovesse visionare le notizie, quali criteri dovrebbe adottare? Chi decide per chi? E infine, quanti si prendono l’onere di controllare ulteriormente quello che si legge? (questo varrebbe in generale, non solo per il web)
Il libro testimonia ciò che può accadere a ognuno di noi se dovessimo rimanere vittime di una qualsiasi "ingiustizia social”. Parliamo di fake news, revenge porn, cyberbullismo tutte azioni che possono letteralmente portare, chi le subisce, a compiere scelte estreme. Oltre ad una maggiore consapevolezza del potere della parola da parte di chi usa “la penna”, occorrerebbe anche una seria riflessione su chi fornisce “il foglio bianco” su cui scrivere, dal momento che: “Ogni tipo di libertà implica un carico di responsabilità, direttamente proporzionale alle dimensioni della stessa. La libertà di rendere disponibile in un istante miliardi di contenuti è enorme, e a essa deve accompagnarsi necessariamente un’altrettanto enorme responsabilità...”
Riflettere sulle Responsabilità dei gestori pone degli interrogativi che dovrebbero essere affrontati dal legislatore. Oggi il click che si fa una volta è infinitamente ripetibile e poche sono le realtà che cercano di muoversi nella non diffusione di informazioni personali, una di queste è l’impresa di Trevisan che ha trasformato la sua sventura in punto di partenza per la creazione di una azienda operante nel campo del diritto all’oblio.