
Davide Pezzi Note di Natale
Volo Libero editore, 2024, prefazione di Arturo Stàlteri, brossura, 290 pagine, 29 euro Musica | Società | Storia
11/11/2024 di Laura Bianchi
Sta arrivando il periodo più discusso dell'anno, il Natale: c'è chi lo aspetta fin dal 7 gennaio, chi si sente come il famoso Grinch del Dr. Seuss, e chi proclama indifferente che è una festa come un'altra. Ma su un punto tutti sono d'accordo: è la ricorrenza che più ha ispirato melodie immortali, canzoni usa e getta, canti popolari. Secondo il Guinness World Record, White Christmas di Irving Berlin, del 1942, nella versione di Bing Crosby, è il singolo più venduto al mondo, con ben oltre 50 milioni di copie fisiche stimate; ma in tempi più recenti si è perfino creato un Whamageddon, che impone di evitare di sentire la celeberrima canzone degli Wham!, Last Christmas, dall'1 al 24 dicembre, e All I Want for Christmas Is You, di Mariah Carey, ritorna puntualmente in classifica ogni santo Natale (santo con la minuscola, ovviamente...) da trent'anni a questa parte.
Nessuno stupore, quindi, se anche storici, critici musicali e musicisti si siano interessati alla storia delle canzoni natalizie, e abbiano scritto interi volumi a riguardo. A questi si aggiunge anche il giornalista riminese Davide Pezzi, che confeziona (è il caso di dirlo, vista la grafica elegante e la ricchezza di dettagli e immagini) un libro che si potrebbe dire definitivo, Note di Natale - Storie, segreti, autori e interpreti delle più famose melodie natalizie, per i tipi di Vololibero.
Saliamo quindi a bordo della slitta di Santa Claus, e gustiamoci la storia di ben 95 canzoni, ritrovando classici cristiani senza tempo come Adeste Fideles, o Tu scendi dalle stelle, di cui scopriamo dettagli sconosciuti, oppure grandi standard made in USA, fino alle canzoni country o della cultura pop, di segno spesso completamente diverso, come quelle partorite dalla creatività del duo Lennon (Happy Xmas - War is Over) e McCartney (Wonderful Christmastime). Ma non mancano nemmeno canti popolari in altre lingue, come l'iconica O Tannenbaum, che si scopre essere stata ispirata solo a un abete, Tannenbaum appunto, che, con la sua fermezza, viene posto a contrasto con la volubilità di una ragazza infedele; la canzone originariamente era infatti una canzone d'amore infelice, della quale solo in seguito vennero cambiati i versi.
L'impegno sociale è testimoniato dalla canzone che ha dato il via ai vari Live Aid, Do They Know It's Christmas?, che compie quarant'anni tondi tondi, e la cui genesi è raccontata nei minimi particolari, per sottolineare il significato profondo di questa festa: la solidarietà, l'attenzione per gli ultimi della Terra, l'empatia verso chi soffre. In questo senso, vale la pena leggere e conoscere le vicende che hanno portato così tanti uomini e donne a scrivere e cantare del Natale; per capire che una ricorrenza può significare non solo vacanze, feste e regali, ma soprattutto Tidings of Comfort and Joy, come canta la splendida God Rest You Merry, Gentlemen.
Ma che Natale sarebbe, senza i regali? Ed ecco che Pezzi ci dona, per ciascuno dei brani, un QR code e un link a YouTube per ascoltarne una versione, e tre playlist su Spotify, per tre Natali diversi: Classico, Moderno con ritmo, e Slow. Abbiamo trovato la colonna sonora per i nostri momenti con gli affetti più cari e con gli amici...buone feste a tutti!
Davide Pezzi giornalista riminese, da sempre appassionato di musica, è stato dj, ha scritto per diverse riviste e fanzine e ha pubblicato due libri: Quello che le canzoni non dicono. Storie e segreti dietro alle nostre canzoni del cuore, volume 1 e 2.