Claudio Sanfilippo

Claudio Sanfilippo Fin dove arriva l`acqua


Bolis Edizioni, 2018 Narrativa Italiana | Romanzo | memoria

23/05/2018 di Corrado Ori Tanzi
Se sapete cos’era il duplex, se vi ricordate delle musicassette, se sapete collegare la Stock di Trieste a Tutto il calcio minuto per minuto, se sapete che cosa è un transistor, se “Brrr Brancamenta” vi suggerisce una suggestione, se avete mai ascoltato per intero Com’è profondo il mare di Lucio Dalla, se siete in grado di riconoscere una Simca in un confronto all’americana partite davanti. Se poi Milano è la vostra città, di natali dati o regalati non importa, allora è vostra addirittura la pole position. Per la goduria di un piccolo grande romanzo, 78 di testo e 96 di volume, dal titolo Fin dove arriva l’acqua e dalla firma di Claudio Sanfilippo, scrittore, cantautore, paroliere, poeta, autore di teatro e, senza meno, milanese e milanista.

Siamo alla vigilia di Natale, a.d. 1978. A Milano (dove se no?) pirlano (girano) al meglio che possono l'Ugo,  la Marisa, la Nina, il Professur. La loro è una vita pane e salame in un tempo in cui mettere insieme il pranzo con la cena non è più una vincita al totocalcio. Le osterie sono sempre aperte per loro, se poi si tratta dell’Osteria del Pallone sul Naviglio meglio ancora, che così si arriva al Ponte della Tazzinetta dopo un piatto di rognone o di rane. Perché non c’è anima che viva senza i propri fantasmi che, quando si ripresentano all’improvviso, fanno un male tanto. Certo, affrontare gli spettri con un po’ di filosofia popolare e in lingua meneghina porta sempre a un alleggerimento dell’animo.

I tempi non sono ancora diventati liquidi, anche se l’epopea della Milano gaberjannacciana è in picchiata verso una città che tra qualche anno si berrà. Il Giambellino, Porta Ticinese, le Varesine, ma soprattutto i due Navigli sono sempre lì ancora a ricordarci che, più che una metropoli, questa è una città di campagna come Lacchiarella, Zibido San Giacomo o l’Oltrepò. Tra qualche ora sarà Natale. E allora, damm a trà, te disi una roba, tu buttala via o mettila in saccocia…

Se siete orfani dell’aria che respirate nelle pagine di Luciano Bianciardi, Umberto Simonetta, Carlo Castellaneta, Renato Olivieri, se vi manca della sana e autentica letteratura popolare, ritornate al periodo precedente. E completate i puntini di sospensione con l’impegno di entrare in libreria e chiedere di Fin dove arriva l’acqua di Claudio Sanfilippo. Poi tornate a casa e la sera liberatevi di amici, consorti e scocciatori. Sedete in poltrona e accompagnate la lettura magari con un fernet. E poi ditemi se non vi sentite meglio.

Claudio Sanfilippo, Fin dove arriva l’acqua, Bolis Edizioni, 96 pagg., 12 euro

Corrado Ori Tanzi

https://8thofmay.wordpress.com