Yasemin Samdereli

Drammatico

Yasemin Samdereli Non dirmi che hai paura


2024 » RECENSIONE | Drammatico | Storico
Con llham Mohamed Osman, Fathia Mohamed Absie, Fatah Ghedi, Elmi Rashid Elmi, Waris Dirie, Riyan Roble , Zakaria Mohamed



06/01/2025 di Arianna Marsico
Non dirmi che hai paura dice Yusuf (Fatah Ghedi) alla figlia Samia (interpretata da Riyan Roble da bambina e da llham Mohamed Osman da ragazza) quando dei soldati li fermano sera. Perché l’avvento delle Corti Islamiche in Somalia fa sì che all’improvviso sia tutto diverso. Samia si trova costretta a portare sempre il velo fuori casa, ma non vuole smettere di correre. E la famiglia sarà sempre con lei. Perché Samia è Samia Yusuf Omar, che nel 2008 a soli 17 anni arriverà a rappresentare il suo paese ai Giochi Olimpici di Pechino, osando correre senza velo.
I suoi sogni, destinati ad annegare nel Mediterraneo il 2 aprile 2012, sono stati raccontati nel libro Non dirmi che hai paura di Giuseppe Catozzella. Da quest’ultimo Yasemin Samdereli, in collaborazione con Deka Mohamed Osman, ha tratto l’omonimo film, premiato anche al Tribeca e alla Festa del Cinema di Roma, che restituisce un volto e un corpo a quel sogno che non era
solo sportivo, ma di libertà, di riscatto e di amore verso la famiglia. Certe immagini fanno male perché sbattono in faccia tutte le ingiustizie, e vederle commuove nel profondo.
Samia inizia a correre per la città sin da bambina, perché vuole arrivare a vincere la corsa di Mogadiscio (First win race). Sin dall’inizio ogni suo passo e ogni suo respiro sono accompagnati dolcemente dalla musica, che si fa tutt’uno con i suoi gesti, le sue emozioni e le sue inquietudini, nella colonna sonora curata da Rodrigo D’ErasmoNon dirmi che hai paura è un caso in cui la sintonia tra composizione musicale e regia cinematografica è tangibile.

L’autore racconta, a proposito di questa sinergia eccezionale: “È stata Yasemin, con la sua meticolosità, a spingermi alla ricerca di un impianto musicale che evocasse il suono della corsa di Samia. Abbiamo cercato di descrivere l’infanzia gioiosa di una bambina che inseguiva il suo sogno, giocando con sonorità dalla matrice africana – soprattutto grazie all’utilizzo degli strumenti a percussione – e ho scelto di creare un ponte tra queste sonorità e alcuni strumenti della mia
tradizione brasiliana, creando un unico grande territorio etnico musicologico. La gioia dell’infanzia fa poi contrasto con le sfumature più drammatiche che riguardano la vita di Samia dopo le Olimpiadi. Sono convinto che quello che ho imparato grazie a questa esperienza mi sarà estremamente utile in futuro e per questo sono chiaramente molto grato a Yasemin e a tutti coloro che mi hanno dato l’opportunità di lavorare per questo film”.
Gli archi sottolineano i momenti di maggior tensione, sia essa gioiosa o triste; accarezzano il volto di Samia nel momento della perdita dell’amatissimo padre (Dad’s funeral), e, assieme alle percussioni, sottolineano anche il momento in cui la ragazza non molla e con il cuore gonfio di dolore riprende ad allenarsi (Back on training).
Non dirmi che hai paura è un film da guardare con il cuore aperto. Da abbracciare. E da cui farsi abbracciare, cullati anche dalle sue note.

 

TRACKLIST COLONNA SONORA (Edizioni Curci)
Samia’ s running (escape from the desert)
Alì vs Samia
Alì, the trainer
First win race
Headband talisman
Underground training
Alì’s leaving
Somaliland race
Calm before the storm
Dad’s funeral
Back on training
Living the Olympics' dream
Samia goes to China
Olympics' warm up
The Olympics' race
No one cares about us
Samia's theme
Buraanbur (scritta e interpretata da Hodan Yusuf Omar)
Calm before the storm (end titles version)