
Xavier Dolan E’ solo la fine del mondo
» RECENSIONE | Drammatico
Con Con Gaspard Ulliel, Nathalie Baye, Léa Seydoux, Vincent Cassel, Marion Cotillard





12/01/2017 di Claudio Mariani
Questa volta Dolan è partito da una pièce di Lagarce, adattandola al suo registro tipico, anche se l’impostazione per il teatro si nota tantissimo nei dialoghi stessi. Il protagonista Louis è uno scrittore malato terminale che fa ritorno a casa, dopo 12 anni. Casa da cui era partito poco più che ventenne, rompendo tutti i rapporti. Ora ci trova la madre, la sorella, il fratello e la moglie di quest’ultimo. Inizia un gioco in bilico tra il massacro famigliare, le ripicche, le cose non dette, gli imbarazzi.
La parte migliore del film è proprio questo “ring” familiare, in cui tutte le pedine sono collocate chirurgicamente alla perfezione: dalla madre tipicamente ansiosa, al fratello a dir poco scorbutico e insolente, la sorella “persa” -come d’altronde lo sono un po’ tutti e cinque- e la fantastica figura della moglie sottomessa. Tutti gli attori sono straordinari, da Vincent Cassel alla sempre più convincente Léa Seydoux, a Natalie Baye (però forse un po’ troppo caricata) fino alla solita perfetta “regina” Marion Cotillard e a un Gaspare Ullier, alter ego del regista, il meno conosciuto tra i cinque, ma non meno bravo e meritevole.
E’ un film basato ancora una volta sul non detto, sulla difficoltà a comunicare, sull’essere perennemente fuori posto, e questo può essere considerato il limite della pellicola stessa, ma ancor di più della carriera di Dolan. Abbiamo capito quali sono le tue tematiche, Xavier, ora è il caso di dare una svolta di contenuti al tuo cinema, esattamente come Inarritu fece dopo 21 grammi e Babel…sfiorando il capolavoro, aveva di fatto colmato il vaso!
Quindi il film è una discreta opera, ma forse proprio per questi limiti e per l’aria cupa e greve, non ha fatto il gradino necessario per sforare nel campo dell’ottimo e tanto meno dell’indimenticabile, del capolavoro, e questo nonostante gli attori perfetti, la storia perfetta, i dialoghi perfetti...
Aspettiamo il giovane regista canadese al varco, intanto ci rimangono gli intensi bellissimi primi piani di questo film, in particolare quello scambio tra Cotillard e Ullier, che, in un film molto parlato, con il loro silenzio ci hanno detto molto, ma molto di più di mille parole.