L’impressione è che
Manchester by the sea sia il classico film che può uscire solo dagli Stati Uniti. Però quegli USA che non si piegano al mainstream, alla faciloneria delle grandi produzioni ed ai film infarciti di supereroi. Questa è la classica storia dei perdenti, quelli che sono persi. Solito ruolo del disperato autodistruttivo forse troppe volte visto (sarà un caso la produzione di Matt Damon?) per l’Oscar e Golden Globe Casey Aflleck, ma anche la Williams non è da meno per disperazione e bravura. Il film, molto drammatico, però funziona bene grazie alla sobrietà e all’inedito rapporto tra zio e nipote adolescente -un sorprendente Lucas Edges. Ottima pellicola, impreziosita da scelte di colonna sonora di musica sacra per nulla scontate.