Guano Padano 2
2012 - Tremoloa Records/Venus
Indossate il miglior Stetson, classico cappello da Cowboy, una camicia di flanella con motivi classici e un revolver a singola azione di quelli prodotti da Samuel Colt come una ‘Colt Paterson’ e vi ritroverete immersi nel nuovo album dei Guano Padano.
2 arriva diretto dalle immagini di Sergio Leone con le sue atmosfere Western e gli scenari dell’era della ricerca dell’oro.
Il trio ha le sue origini dalla costola della band di Vinicio Capossela, anche se il legame America-Italia è molto deciso e forte. I Guano Padano sono un trio strumentale composto da Alessandro Stefana e la sua chitarra, Zeno De Rossi alla batteria e percussioni e Danilo Gallo al contrabbasso, basso elettrico e quando può sfuggire,all’organo.
Usciti nel 2009 in America e nel 2010 in Italia hanno così vissuto un percorso anomalo ma quanto mai di qualità esordendo con la musica Folk-Country in salsa spaghetti western nella terra del selvaggio west per portarla successivamente nella propria terra natia.
"L’ album mantiene lustro e suggerisce suggestioni come nel primo, in cui si era collaborato con Gary Lucas, chitarrista di Jeff Buckley e Alessandro Alessandroni fischiatore storico nelle colonne sonore di Morricone; in questo nuovo lavoro rimangono le vibrazioni emozionali del precedente grazie alla voce di Mike Patton e la chitarra di Marc Ribot. Morricone sembra essere, anche in questo disco, il faro d’ispirazione di questo trio di ottimi strumentisti; La ricerca delle grandi terre del west quindi si dipana in questa cavalcata farinosa degli Stati Uniti.
Zebulon è la seconda traccia ma in assoluto la migliore capace di arrivare a sintetizzare l’intero percorso della band, cinematografica ed evocativa. Bellavist è più Country adatta ad una festa di paese del vecchio West. Last Night è un Intro leggera e moderna ma che può tradire le aspettative come la desertica El cayote. Gumbo invece risulta fuori giri, sotto motore rispetto al lavoro e anche Lynch appare troppo evanescente.
“Io la amo. E’ selvaggia e piena d’avventura” così Henry Starr descrive la sua vita da bandito nel vecchio west e i Guano Padano risultano banditi della musica capaci di grandi imprese, senza parole ma con assoli e accordi pungenti.
Il legame tra Italia e Stati Uniti in 2 vive così un secondo capitolo rispetto al precedente lavoro sempre su livelli di alta qualità e professionalità.
La frontiera stelle e strisce si abbraccia e si fonde con le pianure italiche in un disco potente, immediato e polveroso.
2 arriva diretto dalle immagini di Sergio Leone con le sue atmosfere Western e gli scenari dell’era della ricerca dell’oro.
Il trio ha le sue origini dalla costola della band di Vinicio Capossela, anche se il legame America-Italia è molto deciso e forte. I Guano Padano sono un trio strumentale composto da Alessandro Stefana e la sua chitarra, Zeno De Rossi alla batteria e percussioni e Danilo Gallo al contrabbasso, basso elettrico e quando può sfuggire,all’organo.
Usciti nel 2009 in America e nel 2010 in Italia hanno così vissuto un percorso anomalo ma quanto mai di qualità esordendo con la musica Folk-Country in salsa spaghetti western nella terra del selvaggio west per portarla successivamente nella propria terra natia.
"L’ album mantiene lustro e suggerisce suggestioni come nel primo, in cui si era collaborato con Gary Lucas, chitarrista di Jeff Buckley e Alessandro Alessandroni fischiatore storico nelle colonne sonore di Morricone; in questo nuovo lavoro rimangono le vibrazioni emozionali del precedente grazie alla voce di Mike Patton e la chitarra di Marc Ribot. Morricone sembra essere, anche in questo disco, il faro d’ispirazione di questo trio di ottimi strumentisti; La ricerca delle grandi terre del west quindi si dipana in questa cavalcata farinosa degli Stati Uniti.
Zebulon è la seconda traccia ma in assoluto la migliore capace di arrivare a sintetizzare l’intero percorso della band, cinematografica ed evocativa. Bellavist è più Country adatta ad una festa di paese del vecchio West. Last Night è un Intro leggera e moderna ma che può tradire le aspettative come la desertica El cayote. Gumbo invece risulta fuori giri, sotto motore rispetto al lavoro e anche Lynch appare troppo evanescente.
“Io la amo. E’ selvaggia e piena d’avventura” così Henry Starr descrive la sua vita da bandito nel vecchio west e i Guano Padano risultano banditi della musica capaci di grandi imprese, senza parole ma con assoli e accordi pungenti.
Il legame tra Italia e Stati Uniti in 2 vive così un secondo capitolo rispetto al precedente lavoro sempre su livelli di alta qualità e professionalità.
La frontiera stelle e strisce si abbraccia e si fonde con le pianure italiche in un disco potente, immediato e polveroso.
