Massimo Gatta

Massimo Gatta Breve storia di delitti in libreria


Graphe.it, 2024, collana Parva, 60 pagine, Premessa di Norberto Melis, Contiene un poster con indizi fondamentali per la lettura, 9,50 euro Saggi | Noir

17/04/2024 di Roberto Codini

L’assassino in libreria: Il fascino indiscreto del “bibliomystery”

  

“Avete mai letto di qualcuno che sia stato ucciso in una libreria? È cosa quantomeno molto rara”.

 

È lo stesso autore, Massimo Gatta, bibliografo di alto livello, a dircelo all’inizio del suo incredibile e intrigante romanzo, Breve storia di delitti in libreria, che non può essere recensito né raccontato, ma solo letto. La premessa è stata scritta da Norberto Melis, Dirigente della Questura di Milano, e nel libro c’è addirittura un elemento grafico, un poster, che può aiutare a dissipare il mistero.


Le storie gialle o “noir” sono numerose, tanto da costituire un genere autonomo, le “bibliomysteries”, ma il romanzo di Gatta fa qualcosa di più: raddoppia, anzi triplica la dimensione del crimine, dando vita a un breve racconto (che è anche un saggio), che dovrà avere un seguito, e noi siamo in trepida attesa.


Il libro è dedicato a John Dunning, maestro del genere scomparso l’anno scorso, e se ne può solo raccomandare la lettura; l’autore facilita l’attività del recensore, ma accresce la sua curiosità.

Inevitabile è il riferimento al cinema (dal libro, anche qui, potrebbe essere tratto un film, e ci auguriamo che lo sarà). Gatta indica diversi film che scoprirete leggendo, mentre mi limito a indicarne uno: La nona porta di Roman Polanski, adattamento (non fedelissimo in realtà) del bel romanzo di Arturo Perez Reverte Il Club Dumas: qui Lucas Corso indaga sui libri antichi, come un detective sulle tracce di un crimine.

Nel romanzo di Massimo Gatta non c’è l’esoterismo, ma c’è il giallo, c’è Agatha Christie, ed echeggia il cinema di Hitchcock.

Questa storia sarà pure “breve", ma funziona. Non resta che aspettare il secondo capitolo e magari il film.