L`ultimo sguardo<small></small>
Emergenti • Songwriting • pop

En Roco L`ultimo sguardo

2016 - Dischi soviet studio / Audioglobe

18/02/2017 di Barbara Bottoli

#En Roco#Emergenti#Songwriting #indiepop

Un album completo, variegato e attento che arriva dopo diciassette anni insieme e cinque album, durante i quali gli En Roco cercano un ultimo sguardo sul proprio percorso e lo fanno non dimenticandosi chi hanno conosciuto. L'ultimo sguardo si compone di quattordici tracce per lo più brevi, divise tra ieri ed oggi, arrivando a un totale di quaranta minuti, densi, ponendo grande attenzione ai dettagli musicali e alle parole che sono in grado di collegarsi alle atmosfere molto variegate e che raggiungono l'eccellenza nella sesta traccia La soluzione, con la voce di Amerigo Verardi, penetrante e suadente per poi farsi sostituire dalle note sul finale perchè “preferisco il silenzio alle parole”.

   Un lavoro dinamico e variegato, ricco di spunti di osservazione perchè gli sguardi sono sempre diversi, colgono sempre qualcosa di nuovo, esattamente come accade ad ogni ascolto degli En Roco. A Enrico Bosio (voce, chitarra e percussioni), Francesco Conelli ( voce e chitarra), Rocco Spigno (basso e synth), Francesca Sophie Giona (pianoforte, rhodes, ukulele e fisarmonica) e Lorenzo Santagada (batteria, percussioni e glockenspiel) si aggiungono diverse partecipazioni: Roberto Vinci, Lori Goldston, Gionata Mirai, Gimmi Guenn, Deian Martinelli, Tristan Martinelli, Alessandro Davi, Jacopo di Forte e il già citato Verardi, a sottolineare l'intensa struttura de L'ultimo sguardo, che riesce cogliere l'interesse fin dall'inizio. Il gruppo indie pop riesce a passare dalla pura canzone d'autore ad un rock a tratti malinconico, con passaggi folk, senza tralasciare influssi baustelliani in Io ti salverò, che gioca sulle due voci maschile e femminile, in apparente contrapposizione a Zitta. Un lavoro molto concreto, come i titoli, veloci, ma che racchiudono concetti che gli En Roco riescono a esprimere con una semplicità a tratti disarmante, e al tempo stesso, permettono di far scoprire la loro capacità compositiva matura e umana, creando veramente suggestioni che spesso solo la natura sa dare e che il gruppo ricrea ne Il dio del mare.

   La band si rispecchia anche nella copertina serigrafata e all'interno vuota per cogliere al meglio la chiave di lettura del loro lavoro: “ Uno sguardo è più di guardare. E' entrare dentro le cose e capirne il senso in poco tempo. E' l'ultimo perchè anche così ci si può affezionare e ci insegna prima o poi sparisce. Bisogna stare attenti quando riaffiora. Non sarà mai uguale a ciò che conosciamo, avrà altre membra e altri cervelli. Altri sentimenti”, e probabilmente da questo riaffiorare di sguardi nasce la parte denominata oggi. Nelle quattordici tracce gli En Roco riescono a mantenere il contatto con l'ascoltatore, stupendolo con In senso deteriore che esula completamente dal resto, ma che riesce a trovare la giusta collocazione in un assortimento così vario. L'ultimo sguardo è da ascoltare con attenzione, ma sicuramente non riesce ad essere un semplice sottofondo perchè la voglia di scoprirlo e la voglia di volgere lo sguardo verso le tracce è magnetica.

Track List

  • Elettricità
  • Salvo il salvabile
  • Dormo e non lo so
  • A pietra ligure
  • La complicità
  • La soluzione
  • Mi perdono
  • Su quei monti
  • Io ti salverò
  • Zitta
  • Il dio del mare
  • In senso deteriore
  • Ragionare con i piedi
  • Qualcosa da dire