Alessandra Bosco

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Alessandra Bosco Il singolo Reia in free download

14/05/2023 di Ambrosia J. S. Imbornone

#Alessandra Bosco#Emergenti#Alternative #worldbeat #etnopop

La cantautrice milanese ci presenta un brano ipnotico, suadente e solenne, tra worldbeat ed etno-pop, in cui canto e controcanto intrecciano lingue e riflessioni sul post-amore, su sentimento piu' immaginato che vissuto, tra parole che si fanno carne e la necessita' di ritrovare un equilibrio.
Oggi vi proponiamo in free download un singolo evocativo e suadente, Reia di Alessandra Bosco (autoproduzione/ distribuzione Artist First), che ha composto e prodotto il pezzo con Kimerica (Erica Noventa). Si tratta di un brano che tra worldbeat ed etno-pop, sperimenta e fonde ritmi urban, cadenze quasi sacrali e percussioni gitane e ancestrali, mescola lingue (italiano, spagnolo, greco, dialetto) tra prima voce e cori senza tempo in un gioco e intreccio di voci fascinoso e ammaliante e un effetto drammatico e per niente banale.

La canzone è così presentata:
Nelle tragedie greche il coro aveva un ruolo fondamentale, spesso diventava un vero e proprio personaggio funzionale alla trama. A volte dialogava con gli attori, altre era il portavoce delle riflessioni morali dell'autore. Tornando al nostro presente, tutti abbiamo una voce in testa che ci premia o ci castiga. Che ci supporta o ci riprende quando ci rendiamo conto di avere sbagliato. Alessandra Bosco si presenta con Reia, un brano sul post-amore; una fotografia di quelle lande di confusione in cui ci si ritrova quando una storia finisce. Come in una tragedia greca il coro scandisce il tempo e guida l'ascoltatore attraverso la voce ipnotica di un'artista che merita un'attenzione particolare.

Aggiunge l’artista:
«Finisce una storia ma l'amore continua.
La protagonista si trova costretta a terminare una relazione con un uomo incapace di vivere il loro amore, come se ci fosse un velo tra loro che non rende mai completamente possibile il contatto.
Arrabbiata ma ancora piena di speranza, in lei si alterna il desiderio di liberarsi dalla confusione - forte al punto da avere paura di essersi immaginata tutto - e riprendere pienamente il proprio potere personale e il legame d'anima con quello che lei non ha mai smesso di sentire come il suo uomo.
Un amore più immaginato che vissuto, quasi un racconto mitologico tra due esseri che hanno attraversato mille vite insieme, in cui questa donna recupera la sua natura divina e primordiale, invitando il suo compagno d'anima a fare lo stesso, trasformando il dolore in forza, per essere all'altezza del sentimento che ancora li lega.
Il mare fa da cornice a questa pacata esplosione, in uno struggimento che lei desidera trasformarsi in pace per il bene di entrambi. Qualsiasi esso sia.»

Il singolo appare infatti una canzone sensuale che canta un amore fatto di abbagli ("La verità è che ho voluto vedere un uomo che non c'era e ora non c'è più") e di passione, tra parole che sono carne e la necessità di cercare di strapparsi un amore forse tossico dal petto. Ma anche con la voglia di vedersi e conoscersi veramente, di ascoltarsi e forse ricominciare, o trovare finalmente un equilibrio. 

Mini-bio

Alessandra Bosco è una cantante e songwriter, che usa la voce come ponte tra il visibile e l’invisibile, dando vita a panorami sonori evocativi che prendono in prestito elementi del mondo sacro creando un immaginario fuori dal tempo.

Crediti

Testo: Alessandro Bosco
Musica: Alessandra Bosco e Kimerica
Produzione: Kimerica e Alessandra Bosco
Registrato presso Peermusic
Mix e master: Kimerica
Edizioni: LineaDue Edizioni, Peermusic
Foto: Francesca De Nigris
AD: Facciocosepunto 

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