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Deut Il video di Shadows of the Night
L’incontro con le ombre, il ritorno alla luce, sonorità folk internazionali e melodie vocali vellutate: ecco a voi il video di Shadows of the Night, dall’EP A Running Start di Deut
Oggi vi presentiamo un video che tra luci, ombre e sonorità folk vi stregherà: è il video del singolo Shadows of the Night di Deut, il progetto solista di Giuseppe Vitale, già autore voce degli U BIT. Il brano, tratto dell’EP A Running Start, è presentato dal cantautore emiliano così:Avevo cinque anni quando incontrai la prima ombra. Avevo una paura fottuta. L’immaginazione non aiuta. La stessa immaginazione mi ha permesso poi di fare la vita che faccio, mi porta a vivere pienamente e allo stesso tempo di affogare nei vizi. Una persona che ti salva e piange con te. In fondo siamo tutte ombre e qualcuno vedendoci può scambiarci per qualcos’altro.
Ecco invece le note al videoclip e la biografia della regista Brisilda Gjashi.
Note al video
Volevamo rendere una situazione di intrappolamento, mentale e spaziale che danno i ricordi d’infanzia nell’età adulta. Collocare tutto al di fuori del tempo, con la drammaticità dell’est che Brisilda è riuscita a restituire con naturalezza. Un luogo dove si potessero mescolare sogni e desideri, ma anche un’attesa forzata. Ho scelto questa fotografa per la potenza cruda delle sue foto, per la sua storia umana. La sintonia sulla tematica e su come comunicarla è stata immediata, abbiamo rispettato il caso e l’improvvisazione cercando di far trasparire con naturalezza una tristezza pesantissima e subito dopo un momento breve di gioia, quasi ubriaca.
Brisilda Gjashi DOP/Director
Nata nel ‘91 in Albania è cresciuta per la prima metà della vita in Italia e per l’altra metà nel paese di origine dove ha riscoperto le sue radici balcaniche. Diplomata in arti figurative all’Accademia di belle Arti di Tirana, ha lavorato come fotografa anche per il Primo ministro d’Albania, per altri ministri del governo locale e per l’attuale sindaco di Tirana. Decide presto di tornare in Italia e ripartire da zero per riabbracciare la fotografia in un’ottica più personale così come ha sempre desiderato.
La scoperta delle ombre è forse un incontro con sé stessi, con i propri lati oscuri, i ricordi, le immagini con cui è difficile fare i conti; il cantautore nel video sembra appunto inizialmente prigioniero delle ombre e del passato, immerso in chiaroscuri caravaggeschi, ma si tende pian piano verso la luce e l’esterno. E riesce finalmente a liberarsi dai suoi demoni, a distruggere le ossessioni del passato e uscire dal suo carcere, immergendosi e suonando in un bellissimo e arioso tramonto.
La canzone combina la morbida e vellutata melodia della voce con sonorità folk internazionali: il risultato è accattivante e avvolge con un appeal nettamente anglosassone. Il finale tocca anche musicalmente un’acme di intensità.
L’EP di Deut, composto da cinque brani e disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 12 novembre, abbandona le sonorità synth-rock degli U BIT, per condurre l’ascoltatore in uno “spazio di intimità creato dal suono della voce e della chitarra in una conversazione a tu per tu con il cantautore emiliano”. Tutti i brani sono brevi e realizzati di getto, per cogliere l’attimo e catturare il qui e ora, senza bisogno di ammantarlo di inutili fronzoli; musicalmente le canzoni prevedono infatti “strutture scarne, unite tra loro da beat lo-fi e campionamenti, strumenti giocattolo e synth scuri, percussioni del folklore partenopeo e suoni d’ambiente dove c’è ancora spazio per i rumori di fondo”.
Quanto ai testi, sono “scritti per diventare dialoghi nelle stanze della mente, per indagarle e trovarvi ricordi personali e collettivi”: “Alcune di queste stanze sono fatte per somigliare a chi le ascolta come un gioco di specchi dove vedersi riflessi e sentirsi raccontati”.
Credits del video:
DOP/DIRECTOR: Brisilda Gjashi
SCREENPLAY/EDITING: Giuseppe Vitale
Credits del disco
All lyrics & music by Giuseppe Vitale
Arranged and performed by Giuseppe Vitale
Produced by David Campanini and Giuseppe Vitale
Recorded, mixed and mastered by David Campanini at Sonic Lab Studio (La Spezia, SP)
Alessandro Messina: bass guitar on track 4, 5
Emiliano Bagnato: modular synth on track 4
Photo by Alessandro Messina