Erri

special

Erri Il video di Niente nel mio cuore

03/04/2016 di Ambrosia J. S. Imbornone

#Erri#Italiana#Alternative

Suoni liquorosi, un testo prezioso e profondo per un singolo e un video del side-project di Carlo Natoli (Gentless3, Tellaro, Blessed Child Opera, Skrunch) che spingono a riflettere sul rogo del passato, che può essere necessario per un rinnovamento, o segno di una barbarie che avanza, un progresso che svuota gli organi e li rende meccanici, in un entusiasmo tristemente sobrio. Eppure qualcosa continua a pulsare…Il singolo anticipa l’uscita dell’album Dentro la stessa tempesta.
Carlo H. Natoli (Gentless3, Tellaro, Blessed Child Opera, Skrunch) torna con un side-project in italiano a nome Erri e un singolo con un testo prezioso e profondo, disincantato e amaro, che avvolge in un gorgo ipnotico di suoni liquorosi e chitarre pensose, quasi post-rock. Il brano si intitola Niente nel mio cuore e racconta, in un’atmosfera presaga, in bilico tra lo straniante e il dolente, uno “strano paese blindato”, tra “gente di occhi di piombo”, in cui regna l’indifferenza e si esalta una “nuova stagione” di “strepitose sconfitte analcoliche”. L’adesione all’entusiasmo meccanico ad un tempo asettico, eppure tragicamente sobrio, in cui i corpi pulsanti e le loro emozioni sono sostituite da nuovi organismi elettrici, è logicamente ambigua e apparente.

Una doppia chiave di lettura mostra allora anche il significativo video del pezzo, che sembra vibrare di una bellezza drammatica; in luoghi dal fascino malinconico e selvaggio, desolato e inquieto, in fiamme che come un lavacro di luce racchiudono tutti i colori, i cui bagliori si spandono vivaci e sinistri, bruciano oggetti cari, libri (da Pasolini a Jodorowski), dischi (da Philip Glass ai Blonde Redhead, passando per Tenco e i Negazione), riviste, manifesti, epigrafi, pass, cartine geografiche che fotografano la propria terra, ma anche i viaggi compiuti durante il tour. È un passato culturale ed esistenziale ad essere sul rogo, come nella necessità psicanalitica di uccidere metaforicamente i padri. Carlo Natoli presenta il video con queste parole:

“Alcuni oggetti sono la storia stessa delle nostre vite, così come i luoghi e le persone che li abitano o semplicemente ci passano. Gli oggetti in questo video sono molto rappresentativi di alcuni periodi della vita di Erri (come progetto e più indietro ancora come persona): bruciarli in luoghi che sono legati alle sconfitte e alle vittorie di un individuo dovrebbe esorcizzare o evocare, a seconda dei punti di vista, in maniera piuttosto decisa la paura o la speranza di un fluire più logico del reale e delle sue deviazioni. Potrebbe quindi essere una biografia, una promessa e una enorme bugia tutta insieme, quella che racconta questo video. Il video è stato realizzato con l'aiuto di Sergio Occhipinti (artista visuale e musicista), contiene alcuni estratti di operazioni a cuore aperto degli anni '40 e tutti gli oggetti di scena erano reali e come tali ora non lo sono più.  Ah già, poi ci sono Jodorowski e l'annoso problema della sindrome Tako-Tsubo, ma quella è un'altra storia."

Però il testo, l’accenno all’affezionarsi “per sempre al distacco”, a una qualche forma di nostalgia per “tutti quelli anni investiti a tentare di restare vecchi” a fronte di un presente vuoto e isterico da Fahrenheit 451, sembrano appunto far optare per una celebrazione nascosta di un tempo che giorno per giorno contribuiscono a cancellare e distruggere; si esorcizza la paura della catastrofe, ma la si evoca ad ogni passo. Eppure resta anche una speranza: i roghi sono comunque presentati al contrario, per osservare le rovine del passato, nonostante il vento del presunto progresso, come l’Angelus Novus di Paul Klee secondo la lettura di Walter Benjamin, ma forse anche con l’augurio possibile o utopico di poter invertire il processo. Gli interventi chirurgici pure presenti nel video Niente nel mio cuore mostrano poi la resistenza di cellule che continua a pulsare anche fatte a pezzi…In un panorama dolorosamente rinnovato o composto di macerie calpestate e dissacrate, qualcosa continua a vivere, inevitabilmente.

Il singolo, di notevole caratura, anticipa l’uscita del disco Dentro la stessa tempesta, in uscita a fine di aprile per The Prisoner Records e Viceversa Records con distribuzione Audioglobe). Il disco è stato registrato e missato tra la Sicilia (Phantasma Recording & Production Studio) e Genova (Greenfog Studio) da Mattia Cominotto (OdFulmine, Meganoidi, L'inverno della Civetta etc.) e Carlo Natoli. La produzione artistica è di Carlo Natoli con il supporto indispensabile dello stesso Cominotto e di Michele Bitossi (Mezzala, Numero6, Laghisecchi ecc.). In Niente nl mio cuore hanno suonato Carlo Natoli, Riccardo "Giacco" Armeni (OdFulmine, Meganoidi, Lacosa etc.), Saverio Malaspina (OdFulmine, Meganoidi, Marti ecc.) e Sebastiano D'amico (Vodkafish).


Ufficialmente il progetto Erri nasce a dicembre del 2013; in realtà, però, spiega Carlo Natoli, c'è sempre stato, nascosto”: “Sarebbe dovuto essere un fratello gemello, ma poi è subentrata una specie di lotta cellulare da cui è uscito sconfitto. Comunque è rimasto in attesa, a nutrirsi di una serie di sentimenti di risulta, esperienze lasciate sul campo, polvere di palchi. Erri è uno pseudonimo (forse nemmeno tanto) ovviamente. Ma ha una vita propria, sceglie più o meno sulla falsariga dei suoi desideri, dei suoi trascorsi, dei suoi geni, del suo passato recente e prossimo. È rimasto annidato sotto quintali di polvere accumulatasi negli anni.  Nel tempo si è fatto sempre più coraggio, è uscito e ha scritto una quarantina di canzoni, che poi sono diventate 20, e alla fine 10, le ha registrate, cantate e messe su questo disco”.

Ecco a voi il video di Niente nel mio cuore.



Info:

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