Warren Haynes Band Live At The Moody Theater
2012 - Stax / IRD
Il primo set ripropone i brani del disco in studio che, elaborati e allungati a dovere, divengono l’occasione per le lunghe scorribande strumentali nelle quali si getta l’irrefrenabile Warren. L’interazione tra i musicisti è la cosa più interessante del disco, i membri della band, infatti, non si limitano ad accompagnare il titolare nelle sue cavalcate, ma interagiscono con lui alla pari, in un botta e risposta continuo. Primo fra tutti Ron Holloway al sassofono, un colosso dello strumento, spalla fondamentale di Haynes durante tutto il concerto, come lui dotato di una tecnica strabiliante, al quale fa da contraltare in maniera egregia. Da non dimenticare Nigel Hall alle tastiere, bravissimo, la ritmica funky oriented di Terence Higgins alla batteria e Ron Johnson al basso e i Grooveline Horns, la cui sezione fiati trasforma in una festa rythm & blues i brani che li vede protagonisti, Man In Motion e Take A Bullett, paradigmi esaltanti del nuovo corso intrapreso dal chitarrista. Ricordiamo infine l’ospite d’eccezione Ian McLagan, già membro degli Small Faces che non perde l’occasione di dimostrare la propria bravura.
Nel secondo set trovano spazio le cover e il recupero di alcuni pezzi dei Gov’t Mule e del repertorio di Haynes. Ecco Pretzel Logic degli Steely Dan, la magica A Change Is Gonna Come, una particolarissima versione di Spanish Castle Magic e il reggae di Dreaming The Same Dream scritta a quattro mani insieme a Ziggy Marley. Come di consueto, il finale è affidato a Soulshine, vero e proprio inno che chiude un concerto davvero spettacolare.
La Warren Haynes Band ci offre una ineguagliabile miscela di rock, blues e soul, suonata ad altissimo livello, un fiume di suoni che non vi stancherete di far girare nei vostri lettori!