SENZA BARRÈ <small></small>
Italiana • Alternative

Vintage Violence SENZA BARRÈ

2018 - MANINALTO! Records

25/07/2018 di Arianna Marsico

#Vintage Violence#Italiana#Alternative #Vintage Violence #punk acustico

Se un difetto che poteva essere imputato ai Vintage Violence ai tempi di Piccoli Intrattenimenti Musicali (2011) era la personalità non ancora pienamente definita, Senza Barrè  dimostra come il terzetto di Lecco  (Nicolò  Caldirola  alla voce, Rocco  Arienti alla chitarra  12  corde ed ai cori, Ivan  Giudiceandrea  alla chitarra  elettrica) abbia risolto brillantemente il problema.

Il disco non è fatto da inediti, con l’eccezione di Finale, e ripropone in versione acustica brani estratti dal già citato Piccoli Intrattenimenti Musicali e da  Senza Paura Delle Rovine (2014), che già aveva evidenziato una notevole crescita. C’è un riflesso degli Zen Circus busker ma le canzoni, così scarnificate e private di orpelli, mostrano davvero dei Vintage Violence a tutto tondo, disincantati e cinici benché capaci di grande dolcezza che non ti aspetteresti.

E’ l’inedita e conclusiva Finale con un incedere sognante che mostra questo volto inatteso, con un impasto vocale denso che va a colare su gli spazi cesellati dalle chitarre.

I Non Frequentanti ha un qualcosa da elegia funebre dei nostri sogni, di quelli che ti riempiono il cuore e ti spingono a studiare pensando di cambiare il mondo: “Essere un laureando sbronzo è una metafora del mondo/ Oggi scrivo un po' la tesi ma stasera tocco il fondo/ Puoi trovarci tutti quanti in fila sul Milano-Lecco/ E domani in fila fuori dall'Adecco/ Noi non siamo frequentanti/Risvegliamoci dal sogno/ La mobilità sociale è per chi non ne avrà bisogno/ Che ti piaccia o non ti piaccia/ È così dal ‘68/ Se ci guardi ce l'abbiamo scritto in faccia/Io accetto anche i diciotto”.

Ne I Funerali l’unplugged ha regalato all’ “inverno da passare a sigarette e Joy Division” il sapore di un autunno beffardo, in cui il primo freddo ti coglie dentro e gela piano piano speranze di cambiamento.

Senza Paura Delle Rovine  esplosiva e punkeggiante e tanto vicina a White Riot dei Clash nella versione originale in questa nuova veste riesce a restituire degli scenari quasi apocalittici, da last day on earth.

Senza Barrè  regala dei Vintage Violence a pieno agio anche senza chitarre al fulmicotone, che trasformano la linguaccia del punk in un ghigno dolceamaro senza perdere  vitalità, credibilità e irriverenza (come dimostra il dito medio in copertina). E regala tanta voglia di un disco solo di inediti.

Track List

  • I Non Frequentanti
  • Capiscimi
  • I Funerali
  • Il Processo Di Benito Mussolini
  • Fuori Dal Partito
  • Neopaganesimo
  • P.P.P.
  • Abbronzarsi Il Culo
  • Senza Paura Delle Rovine
  • Finale