Studio Murena WadiruM
2023 - Virgin Music LAS Italia/RDR MGMT
Prendendo ispirazione dall’area desertica di cui sopra, ecco che troviamo il secondo disco di Studio Murena: WadiruM, ovvero la perdita dei sensi che accade quando vaghi per il deserto e la tua mente divaga ed inizia un flusso di coscienza ininterrotto che trova ristoro nell’oasi. Da qui nasce il sound che caratterizza l’intero disco, 13 brani, alcuni anche solo strumentali, che raccontano il viaggio di Studio Murena in questo secondo capitolo.
WadiruM racchiude un’allucinazione sonora fatta di suoni di echi lontani che ricordano una provenienza quasi primitiva che inizia con Mirago, e che piano piano si allarga mostrando esseri umani che si destreggiano in un dialogo infinito con se stessi, mostrando varie sfaccettature del proprio io. Si parte dalla rabbia di WadiruM, passando da Origami, ovvero il nascondersi dietro il sesso per non sentirsi mai ingabbiato, continuando con un dialogo sull’amore e sofferenza intrapreso con Ghemon (Sull’amore e altre oscure questioni).
Il filo conduttore di questo dialogo è la forma, ovvero il rap come mezzo espressivo di comunicazione primaria che si fonde totalmente con forme sonore variegate, che rendono il suono di Studio Murena unico. Come se questo già non bastasse, la ciliegina sulla torta sono i tanti featuring che rendono WadiruM ancora più prezioso: dal già citato Ghemon, a Paolo Fresu (Illusioni e astrattismi), a Danno che compare in Marionette, Enrico Gabrielli in Psycore, la suadente voce di Laila Al Habash in Origami e Arya in Specchi.
WadiruM, un disco imprescindibile per chi ama le commistioni di genere e che va oltre la catalogazione racchiusa in un solo genere. Da ascoltare senza alcun dubbio.