Blues in Mono<small></small>
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Seasick Steve Blues in Mono

2020 - Seasick Steve

02/12/2020 di Nicola Olivieri

#Seasick Steve#Jazz Blues Black#Blues

Uno che decide di utilizzare come nome d’arte un malessere fisico, per me è già un eroe. È un modo ironico di sdrammatizzare quel mal di mare che affligge Seasick Steve ogni volta che va in barca, e al tempo stesso è un modo intelligente di dire al mondo “io sono così”.

Un alone di mistero circonda la sua figura di uomo e anche di artista. Per qualcuno è nato nel 1951 per qualcun altro nel 1941… ma chi se ne frega quando è nato, quello che si sa è che la sua gioventù l’ha trascorsa saltando su treni merci che lo hanno trasportato tra lo stato del Tennessee e quello del Mississippi, dopo aver lasciato la casa materna in seguito ad un litigio con il suo violento patrigno.

Personalmente credo che Seasick Steve sia un bel furbetto, a cui piace mantenere alta la cortina fumogena che avvolge alcuni periodi della sua vita, durante i quali dice di aver vagabondato invano alla ricerca del blues. Invano almeno in quegli anni. Ma anche questa potrebbe essere una sua invenzione o forse una semplice forma di modestia, perché il blues lui lo ha trovato certamente, e perché no, magari guardando semplicemente dentro sé stesso, dove il “sentimento del blues” già albergava da tempo. 

Come già detto però chi se ne frega delle sue invenzioni, in fondo il personaggio ci piace proprio per quella nebbia che lo avvolge. Lui è l’unico a sapere come è stata la sua vita (tanto in America quanto Europa dove ha vissuta per un certo tempo) e noi, che lo amiamo come artista così com’è, ce lo immaginiamo per quello che ci piace vedere in lui, il resto conta poco. 

Questo 2020, per Seasick Steve è stato un anno particolarmente produttivo.  A luglio esce Love & Peace, un buon disco, perfettamente nei suoi standard e in linea con i lavori che lo hanno preceduto, senza però raggiungere i livelli di You Can’t Teach an Old Dog News Tricks del 2011 che resta, per il sottoscritto, il suo miglior lavoro. 

È di questi giorni l’uscita di un secondo album targato 2020 e in questa seconda occasione Steve riesce a fare centro. 

Il titolo, Blues in Mono, dice già tutto sul contenuto di questo ottimo disco, e in questo ci aiuta anche la bellissima immagine di copertina. Una fioca e calda luce illumina il nostro, la sua chitarra e un microfono appoggiato su una vecchia cassa di legno (che potrebbe essere stata piena di bottiglie di vecchio whiskey) mentre lui, riflessivo, suona per rendere omaggio al country blues tradizionale, eseguito in forma essenziale e spartana, così come avveniva negli anni ’40. 

Spesso dico che alcune copertine mi parlano convincendomi a comprare anche a scatola chiusa. Se avessi intercettato questo nuovo album di Seasick Steve in un negozio di dischi, per la sua copertina lo avrei preso senza pensarci su due volte e senza sapere nulla del suo contenuto. L’immagine di Steve riprodotta in questo scatto (molto studiato ma decisamente riuscito ed efficace) è quella di chi abbandona i panni del camionista in salopette e tatuaggi, o se preferite del bluesman che, chitarra elettrica alla mano (di quelle strane che usa lui), alza il volume dell’amplificatore e ci da dentro di brutto, per vestire quelli di un uomo solo con se stesso, pronto a raccontare storie di amore, storie di vita, storie di uomini e donne nella loro quotidianità, in una forma tanto intima e delicata, quanto inusuale se ci si limita a guardare l’estetica del personaggio. 

“Siamo solo io e una chitarra acustica, che suoniamo il vecchio country blues – dichiara Seasick Steve. Ho sempre voluto farlo ma non mi sono mai sentito degno, ma ho capito che era meglio che mi sbrigassi perché non mi sentirò mai degno. Ho cercato di farti pensare, ascoltandomi, che io fossi seduto con te a casa tua". 

Blues in Mono si compone di 12 tracce, di cui quattro inedite e le altre sono brani di artisti particolarmente graditi a Steve come Willie Dixon, Joseph Callicott, Lightnin 'Hopkins, Charlie Patton, R.L. Burnside, K.C. Douglas e Mississippi Fred McDowell. 

La prima uscita del disco è in forma digitale su varie piattaforme on demand, e questo ci delude sempre un po’, ma dovremo farci l’abitudine e non perdere la speranza di poterlo acquistare, tra qualche tempo, anche su un supporto fisico, CD o vinile che sia. Personalmente penso che una edizione in vinile sarebbe perfetta non solo per valorizzare i contenuti audio, ma anche per rendere giustizia alla bella copertina. Intanto indossiamo auricolari e cuffie e godiamoci questo bellissimo Blues in Mono.

 

Track List

  • Fred`s Worried Blues
  • My Babe
  • Laughing to Keep From Crying
  • Well Well Well
  • Buddy Brown
  • Goin` Down South
  • Waitin` For The Greyhound in Charleston, S.C. (With My 6 Year Old Son, On Our Way Back to Nashville)
  • Miss Maybell
  • Whisky Headed Woman
  • Moon Going Down
  • Golden Spun
  • Dusty Man

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