Driftwood ( the 309 sessions)  <small></small>
Americana • Songwriting

Richard Lindgren Driftwood ( the 309 sessions)

2014 - Rootsy / IRD

15/02/2014 di Giuseppe Verrini

#Richard Lindgren#Americana#Songwriting



Come immagino  molti di voi, non conoscevo  Richard Lindgren, un artista svedese, così quando ho ricevuto il disco da recensire ero sì un po’ perplesso  vista anche la sua  provenienza, ma anche interessato a scoprire un nuovo musicista che non avevo mai ascoltato. Ho imparato negli  anni che  bisogna sempre avere grande voglia di nuova musica, mente  aperta e flessibile  e questa scoperta è l’ennesima dimostrazione che non  si finisce mai di trovare pepite d’oro nel grande mondo della musica.

Driftwood ( the 309 sessions)  è l’ottavo album, il primo risale al 1996, di Richard Lindgren, che è un autore molto apprezzato anche dalla grande cantautrice Mary Gauthier, a cui Lindgren ha dedicato una canzone nel suo precedente album, Grace, del 2012.

Il lavoro è stato registrato in due sessioni in soli tre giorni la scorsa estate a Orebro in Svezia ed è chiaramente influenzato dalle grandi passioni dell’autore : Johnny Cash e Bob Dylan ma anche Townes Van Zandt e John Prine.

L’album è composto solo da otto brani, sei originali una cover ed un traditional, il tutto per una durata di 35 minuti, ma è un concentrato di buona musica acustica, rurale, morbida, malinconica, tra cantautorato roots e folk , tra deliziosi suoni di chitarre acustiche, violino, banjo, mandolino, bouzouki e piano il tutto condito dalla profonda ed espressiva voce di Lindgren.

L’inizio è veramente alla grande con A miracle like you profonda e deliziosa ballata acustica, la lunga, oltre 7 minuti, Heart of the land è uno splendido brano, forse il migliore del disco, di pura “americana” come solo i grandi artisti potevano scrivere, mentre Letting go of you è un’altra grande ballata che va dritta al cuore tra chitarre acustiche, bouzuki e violino.

Da segnalare la cover country – blues di un brano di Mississippi John Hurt, Make me a pallet on the floor, la title-track,  Driftwood con piano e violino in un emozionante, drammatico, delicato brano che sembra uscito dallo splendido disco di Bill Fay, Life is people del 2012, e la versione del traditional I wish i had someone to love me, già interpretato tra gli altri da Dubliners e Johnny Cash, qui in una splendida versione valzer lento, con profumi irish, una melodia bellissima, un brano senza tempo , una delle cose buone di una volta.

Bravissimi i musicisti in particolare Kajsa Zetterlund al violino, Olle Unenge chitarra acustica, Simon Nyberg banjo, mandolino, chitarra acustica .

Niente di particolarmente nuovo, ma dal profondo Nord Europa mai visto tanto calore, emozioni, sensibilità, passione, grandi  ballate e atmosfere.  

Il disco cresce ad ogni ascolto, e Lindgren è un artista dal sicuro profilo internazionale che forse ha il solo difetto di non arrivare dagli USA, ma ormai questo tipo di musica, profondamente  americana,  non è  più solo appannaggio degli americani, non ha più confini, ci sono infatti grandi gruppi e artisti in Italia ( e non faccio volutamente nomi )e nel resto di Europa, in particolare dal Nord, che non hanno niente da invidiare agli artisti della scena USA.

Scopritelo anche voi, ne vale veramente la pena e andate anche a  vederlo visto che in questi giorni di Febbraio  è in tour, per la prima volta, in Italia.

In tour

 15/2/2014 Monterotondo Marittimo (Gr)

16/2/2014 Pavia

17/2/2014 Cantù (CO)

18/2/2014 Aosta

19/2/2014 La Spezia

20/2/2014 Poggio Berni (Rn)

21/2/2014 Finale Emilia (Mo)

22/2/2014 Zoagli (Ge)

Track List

  • A miracle like you
  • I wish I had someone to love me
  • Heart of the land
  • Make me a pallet on the floor
  • Driftwood
  • Hurry on home, Mama
  • Letting go of you
  • Guiness song

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