Paletti Qui e ora
2015 - Sugar Music
Una fotografia non solo della sua vita privata, ma anche e soprattutto del mondo attuale. Così non stupitevi se tra un ritornello pop e l’altro vi arriveranno pugni sullo stomaco sottoforma di frasi semplici e dirette, da sempre caratteristica della prosa di Paletti, come succede ad esempio in Barabba: “Non ti è possibile gestire il grande caos dell’universo e le sue complessità/ è molto chiaro che non tolleri nemmeno un po’ te stesso e le tue diversità/ nascendo bianco, sano, etero tu non l’hai fatto apposta, non ci pensi mai/ poteva andarti peggio e avere un altro te che ti calpesta ed esser tu nei guai/ io ti riconosco sai, al tempo della peste perseguivi untori, esaltavi dittatori gridando Barabba”.
Un qui e ora dettato anche dai cambiamenti che sovvengono nella nostra vita, che talvolta possono spaventare, ma che dobbiamo affrontare. Come canta lo stesso cantautore in Qui e ora “Non ti devi abituare, è un percorso troppo irregolare/ cambia in continuazione, non ha un verso né una direzione/ Non ti devi abbattere, resterà per sempre accanto a te/ niente sembra casuale, ma crescendo ogni cosa nuova è/ La vita che ci cambia è qui, qui e ora”.
Come in ogni disco di Paletti non manca anche qui la vena ironica, quella che gli fa scrivere canzoni come Valeriana e marijuana, primo singolo di questo disco e brano destinato a diventare una piccola hit da concerto.
Qui e ora mostra un Paletti cresciuto, musicalmente più aperto e con uno stile di scrittura originale com’è sempre stato, ma aperto al cambiamento anche dal punto di vista stilistico. I fan di sempre potranno riconoscere la verve ironica del cantautore in canzoni come Avere te e My Darling, ma potranno sentire anche una struttura canzone leggermente diversa nello stile in brani come I miei pensieri e Get me high. Nulla che non abbia a che vedere con il solito Paletti, ma con una marcia in più data soprattutto dalle sonorità elettro pop che fanno la differenza.