Napoli 1534. Tra moresche e villanelle<small></small>
Italiana • Folk

Nuova Compagnia Di Canto Popolare Napoli 1534. Tra moresche e villanelle

2020 - Squilibri

22/08/2020 di Laura Bianchi

#Nuova Compagnia Di Canto Popolare#Italiana#Folk

Siete pronti per un viaggio insolito, nello spazio, ma soprattutto nel tempo? Allora salite sul disco dell'ensemble partenopeo Nuova Compagnia di Canto Popolare, e proiettatevi in una dimensione storica e sonora inedita e travolgente. Nel marzo di quest'anno è scomparso Corrado Sfogli, chitarrista e direttore musicale del gruppo per lungo tempo, e il suo ultimo album, Napoli 1534. Tra moresche e villanelle, è molto più di un'eredità densa di valori musicali. Sfogli aveva lavorato intensamente alla ricerca di questo materiale, e aveva proposto il progetto al gruppo, che, pur con qualche iniziale perplessità, aveva accettato di lasciarsi coinvolgere in questo viaggio.

La casa editrice Squilibri ha fatto il resto, confezionando un prodotto che è molto più di un disco: un libro che è un piacere sfogliare, foto artistiche, un racconto di Sfogli, note colte ed esaustive, testi dei brani, e disegni di Beppe Stasi, che completano l'atmosfera raffinata e popolare insieme dell'opera. Dieci dei dodici brani che compongono il disco sono infatti dei tradizionali, riarrangiati e reinterpretati tenendo conto della forza espressiva primigenia, e sono presenti due composizioni originali. 

Di immenso pregio è quindi la ricerca filologica di Sfogli, coadiuvato dalla supervisione di Fausta Vetere, che presta la sua splendida voce in villanelle suggestive, come la dolcissima, originale La primma vota, villanella d'amore dal testo ancora contemporaneo, o pungenti, come la villanella a dispetto Fatte li fatte tuoi. Anche il modo di cantare cambia, rispetto alla canzone napoletana; si avverte una passionalità più controllata, ma non per questo meno trascinante, come nel caso di Fra quante donne,  con la voce profonda e vibrante di Gianni Lamagna, sorretta da mandola e mandoloncello suonati da Marco Sfogli e dal tocco dell'arpa di Adriana Cioffi. Altre emozioni ci aspettano nell'ascolto delle moresche, nelle quali la lingua napoletana è storpiata, poiché cantata dagli schiavi mori, e che ci riportano tutto il sapore de La gatta Cenerentola, capolavoro di Roberto De Simone, con cui la NCCP aveva collaborato.

Ma tutto il gruppo è da elogiare: Michele Signore (violino, mandoloncello e lyra pontiaca), Carmine Bruno (percussioni e tamburi a cornice), Pasquale Ziccardi (voce e basso acustico), Marino Sorrentino (fisarmonica, trombino, tromboni a pistoni e flauto), Anastasia Cecere (ottavino). Insieme sanno ricreare un'atmosfera sospesa nel tempo, e confermano la straordinaria vitalità di artisti che sanno trovare, dopo cinquant'anni, slancio e motivazioni per proseguire nel segno della musica di qualità.
 

Track List

  • Fatte li fatte tuoi
  • Fra quante donne
  • Come campana
  • Moresca di barrè
  • Moresca del castello
  • Vulesse si putesse
  • Quando te veco
  • Donno Valentino
  • `Na vota me `ngannaste
  • Va’ figlia bella
  • Tutto lu male
  • La primma vota