
Michele Lobaccaro Un´ala di riserva- Messa laica per Don Tonino Bello
2011 - Edizioni La Meridiana
E questo messaggio di amore universale e concreta fratellanza è in grado di colpire a prescindere dalle idee religiose (chissà che ne penserebbe Fabrizio De Andrè con il suo Testamento di Tito) ed è stato in grado di unire per il progetto Un´ala di riserva artisti dalle personalità tanto diverse, partendo dall’ideatore Michele Lobaccaro dei Radiodervish per arrivare a Franco Battiato e Caparezza. Ecco quindi perché Messa laica per Don Tonino Bello è il degno sottotitolo del disco: un tributo a chi si è tanto speso per il prossimo non può avere né colore politico né connotato esclusivamente religioso. La pienezza di una vita ricca di amore è un dono per tutti.
I brani originali, composti da Michele Lobaccaro, traggono ispirazione da alcuni scritti del vescovo. A livello musicale fondono arcano e moderno, in una miscela dialettica che fa viaggiare nella storia le parole di speranza. Un perfetto esempio della composizione di questo dualismo è Auguri scomodi in cui al cantato etereo e profetico di Lobaccaro fa da contrappunto il rap di Caparezza. E’ un’invettiva vibrante contro l’appiattimento nei rapporti umani causato da mezzi, quali i social network ad esempio, che dovrebbero favorirli e che spesso invece li riducono a formali scambi di informazioni privi di reale interesse. Donna di frontiera, interpretata da Alessia Tondo, è quasi un salmo che ricorda con dolcezza non solo Maria ma ogni madre coraggio pronta a superare ogni confine per il proprio bambino. Un’ala di riserva, la title - track, cantata da Nabil Salameh, ricorda la finitudine umana che solo una catena solidale può far superare. I suoni evocano paesi lontani come l’Armenia e ritmi lenti in cui ritrovare il proprio Io.
I brani tradizionali ricevono nuova linfa dalla commistione con sonorità mediterranee e non solo. A cominciare da Agnus Dei con Franco Battiato e Nabil Salameh (Radiodervish). La solennità è intatta ma l’impasto vocale le conferisce calore ed un tocco di mistero. Per non parlare del Magnificat presentato dagli Adria in veste sinuosamente arabeggiante che prende cuore e corpo, con un coro emozionante come un gospel (spesso è proprio l’anima a mancare nei canti religiosi odierni, tristi rituali vuoti che allontanano fedeli e non). O ancora il Credo cantato da Giovannangelo de Gennaro con voce carezzevole come ambrosia.
Un´ala di riserva - Messa laica per Don Tonino Bello è un mappamondo di suoni, una coperta calda per i bisognosi e per le anime fredde.