Mauro Sambo Presto (dicono) giungerà la neve
2011 - re:konstruKt
In una sua vecchia performance che mi ha cortesemente inviato su dvd (devo scriverne una retrospettiva su altre colonne, e per mia curiosità e scelta) lui e i musicisti che collaborano alla 'installazione' sonora suonano ciascuno dentro una gabbia.
La sua musica è impossibile da definire, stando in una terra di mezzo tra improvvisazione, arte visiva, scultura sonora. Il suo approccio potrebbe essere definito minimalista, ma trattandosi ormai di un termine democristianamente desueto, e visto che in questo periodo le immagini dei colori di Ives Klein e le loro suggestioni stanno accompagnando alcuni dei miei percorsi di ascolto, potrei tranquillamente asserire che la musica di questo "Presto (dicono) giungerà la neve" ne è uno dei corrispettivi più convincenti.
In realtà il titolo del disco è dichiaratamente borgesiano, e se sembra scontato affrontare la musica di Sambo pensando a quel che scriveva Foucault ne "Le Parole e le cose", è anche vero che il concetto di 'eterotopia' o di 'spiazzamento' nella musica che ascolterete (anche) in questo disco è superato dall'apertura di un universo sonoro che gode di tensioni e colori diversi, mescolati con dovizia in modo da far perdere a ognuno i propri confini senza mortificarne i sapori individuali.