I deliver country blues<small></small>
• Cantautore, Country

Mark Brine I deliver country blues

2006 - WILDFLOWER

24/07/2006 di Simone Broglia

#Mark Brine #Cantautore #Country

Mark Brine, come abbiamo già avuto modo di dire per precedenti recensioni è un autore con alle spalle una lunga carriera; una storia fatta i dischi qualitativamente buoni, dotati di un piglio nella canzone country folk decisamente personale caratterizzato dalla capacità di restare in bilico fra questi due generi, togliendo un po’ di saltellante allegria dal primo ed un po’ di impegno dal secondo.
L’opera di Mark Brine non si ferma nella forchetta sonora fra questi due generi, ma in qualche modo va alla riscoperta di tutta la tradizione americana spaziando anche verso la musica nera con brani blues: è il caso in quest’ultimo album dell’acustica “Cranky, ole cantankerous cow”.
La canzone di Brine percorre una strada cominciata da Stephen Foster, su cui hanno camminato la Carter Family e Jonny Cash, una strada che bisogna obbligatoriamente calpestare passo dopo passo e questo Brine lo sa bene. Lo si nota nel suo incessante procedere nel ricercare la propria musica nonostante venga ignorato dalla critica.
Come avviene di solito nei suoi dischi, ed anche in questo, la strumentazione e gli arrangiamenti sono decisamente essenziali: chitarre, fiddle, batteria, basso e pianoforte. Anche gli arrangiamenti sono lineari senza particolari attenzioni volte a caratterizzare o manipolare l’intrecciarsi della canzone.
Brine viaggia bene sui brani legati alla tradizione bianca come ad esempio “Chikenfeed”, una breve storiella in cui un verso sì e uno no viene chiuso con un accenno di yodellin’.
Ma il disco in generale è decisamente più orientato verso il blues, un blues rurale ed acustico che in qualche modo Brine reinventa come aveva fatto in precedenza nei suoi dischi, rendendo molto meno significativa la pesante sincopazione.
Il risultato però non è sempre azzeccato, spesso Brine risulta essere carente sia nella voce che nelle chitarre, non rendendo quell’impasto denso, lento e patico che si desidera sentire nelle orecchie quando si parla di blues rurale.
Il fatto dunque che il disco sia incentrato proprio sui brani dall’impianto blues lo fa scorrere decisamente più lento dei precedenti, più faticoso, senza decisive cadute stilistiche ma senza neanche brani di spicco. Galleggia sui brani più bluesy come “El-Duke-O Blues” dove è bello il continuo ricamo d’accompagnamento del pianoforte.
“I deliver country blues” è un disco che non convince fino in fondo.

Track List

  • Jessica blues|
  • Cranky, ole cantakerous cow|
  • Let’s get down, tonite|
  • Still waitin’ for a train|
  • Chickenfeed|
  • I deliver|
  • Mrs. Blues|
  • Tom cattin’|
  • Ukulele yodellin’ blues|
  • Like crazy|
  • El duke-o blues|
  • Love is a game (like a russian roulette)|
  • Skinny dippin’ blues|
  • In the hands of God