Maestro Pellegrini FRAGILE, VOL.2
2020 - Blackcandy Produzioni
Fragile, vol. 2 è il secondo EP del Maestro Pellegrini e sembra complementare al primo. Innanzitutto per l’assenza di ospiti, come a voler ulteriormente sfidarsi, a mettersi totalmente a nudo senza alcun filtro. E poi il suono, in cui delle crepe intarsiano la levigatezza.
A volte ti capisco procede emergendo dall’oscurità, con un suono increspato come “le onde di questo mare” e vibrante che racconta di un amore tormentato, che va e viene: “a volte ti capisco quando scappo dai tuoi abbracci perché ti riconosco”. Inattaccabile forse risulta più vicino al mood del primo EP, è un lunghissimo abbraccio all’ascoltatore tra immagini poetiche come “lo sai che le api ballano sospese e forse quella è la felicità”. Felicità che sembra a portata di mano, ma forse sfugge per poco, in Ci dovranno legare, con un andamento da filastrocca sbilenca e un refrain che centra il bersaglio e di volta in volta cresce di intensità.
Si chiude con Smettere, dolente come le distanze tra amanti, con tutta la malinconia di un treno che porta via da qualcuno invece che portare da qualcuno. Con una pienezza e varietà del suono che sembra seguire quella lacrima che timida e lenta cala sulla guancia spiaccicata sul finestrino per consolarla.
Fragile, vol. 2 è luce e ombra, e nell’ombra crea un incavo empatico in cui rifugiarsi.
A volte ti capisco procede emergendo dall’oscurità, con un suono increspato come “le onde di questo mare” e vibrante che racconta di un amore tormentato, che va e viene: “a volte ti capisco quando scappo dai tuoi abbracci perché ti riconosco”. Inattaccabile forse risulta più vicino al mood del primo EP, è un lunghissimo abbraccio all’ascoltatore tra immagini poetiche come “lo sai che le api ballano sospese e forse quella è la felicità”. Felicità che sembra a portata di mano, ma forse sfugge per poco, in Ci dovranno legare, con un andamento da filastrocca sbilenca e un refrain che centra il bersaglio e di volta in volta cresce di intensità.
Si chiude con Smettere, dolente come le distanze tra amanti, con tutta la malinconia di un treno che porta via da qualcuno invece che portare da qualcuno. Con una pienezza e varietà del suono che sembra seguire quella lacrima che timida e lenta cala sulla guancia spiaccicata sul finestrino per consolarla.
Fragile, vol. 2 è luce e ombra, e nell’ombra crea un incavo empatico in cui rifugiarsi.
