A tu per tu<small></small>
Jazz Blues Black • Jazz • Mainstream

Lucia Filaci A tu per tu

2022 - Wow Records

20/12/2022 di Vittorio Formenti

#Lucia Filaci#Jazz Blues Black#Jazz

Cantante di estrazione lirica, campana e naturalizzata romana, Lucia Filaci realizza un lavoro profondamente radicato nel linguaggio del jazz tradizionale, swing e qualche escursione nel bop, inflessioni latine e un’indubbio legame con la sensibilità italiana della canzone sincopata.

Il combo è un quartetto completato da Andrea Beneventano (piano), Dario Rosciglione (contrabbasso) e Gegè Munari (batteria) con l’aggiunta di ospiti speciali quali Vittorio Cuculo (sax), Monica Tenev (flauto), Stefano Di Battista (sassofono), Emanuele Urso (clarinetto), Fabrizio Aiello (percussioni), Juan Carlos Albelo (voce e violino) e Tommaso Romeo (voce).

Il lavoro attrae l’ascolto fin dal primo brano per la matrice subito dichiarata e sostenuta: In my swing mood è in qualche modo un’ouverture almeno in termini di intenti con l’esplicito riferimento a quel patrimonio storico, recuperato con gioia ed entusiasmo dalla protagonista ed enfatizzato da un gran bell’intervento di Cuculo al sax.

I brani sono tutti imperniati sulla forma canzone, anche se proposta non nella scontata struttura strofa – ritornello ma sviluppata con passaggi e ponti che eliminano ogni rischio di stucchevolezza: la divagazione in Indecisione blues, ad esempio, esce dal classico schema per distendersi in un parlato e in variazioni gustose tra bossa, funky, jive e altro.

La tessitura strumentale è delicata anche se decisa; il piano di Beneventano dà chiarezza nei suoi passaggi solisti, sempre molto espliciti nei riferimenti, il basso di Rosciglione ha una forte personalità (si ascolti il walking nel bop di Bye bye blackbird), la batteria di Munari è un’autentica miniera di spunti grazie alla solidissima esperienza maturata dall’artista nella sua luminosa carriera.

La cifra principale del lavoro sta, a parere di chi scrive, nel riuscito mix tra elementi storici del genere e un mood che molto deve all’approccio musicale del sud, Napoli in testa. L’incontro è facile quando la base è cubana (Estate sei mia) arricchita da un flauto che dà eleganza al ritmo di base, più sorprendente è nei passaggi sul rag / stride / swing (Friariello swing) dove è soprattutto il testo a proporre immagini divertenti, tutte nostre che evocano incroci nati da storici intrecci.

Altro elemento che merita di essere riconosciuto è la mancanza di retorica vocale con cui Lucia si manifesta; data la sua radice di cantante lirica il rischio di scadere in vani gorgheggi era dietro l’angolo. L’inconveniente è evitato grazie alla spontaneità dell’approccio che usa l’educazione di base come strumento di sicurezza ma non di esibizionismo.

Anche gli standard eseguiti, come Donna Lee (Charlie Parker) e Serenade to sweden (Duke Ellington), sono elaborati senza enfasi, unendo all’originale spirito afro una sensibilità pittorica mediterranea.

Lavoro estremamente piacevole che molti potranno apprezzare al di là delle barriere di genere.

Track List

  • In my swing mood
  • Sembra un samba
  • Siamo il jazz
  • Indecisione blues
  • Bye bye blackbird
  • Estate sei mia
  • Serenade to sweden
  • Friariello swing
  • Che mi importa del mondo
  • Donna Lee