LAZZARETTO Sacramento (EP)
2021 - Dischi Uappissimi/Artist First
Il progetto è presentato come la “sintesi di un percorso creativo che esprime le dicotomie di una realtà in cui stati d'animo contrastanti confluiscono e coesistono tra loro”, e infatti sembra unire anime e mood differenti. Deliziosamente lo-fi, il disco appare ora sognate ed etereo, ora cangiante e pulsante, tra post-rock e l’indie italiano degli anni Zero, ora denso di bagliori inquieti e staffilate di chitarre e bassi ctoni. A volte i brani suonano pensosi e lisergici, o tenui e delicati; altre volte il ritmo si fa palpitante o quasi martellante, scandito dalla drum machine. Si ascoltano voci di bimbi che giocano, esultano o inneggiano alla libertà, note di piano distante, chitarre ora dolci e malinconiche, ora oscure come certi ritmi che oscillano tra alt-rock e post-punk, synth rarefatti, pallidi e violacei, oppure morbidi e malinconici.
Se il cantato ha qualcosa di languido e dolente, nostalgico e intimo, i versi, spesso pochi ed emblematici, sono in francese, date le origini belghe di Angelo Rosato Fanelli (voce, batteria/drum machine, pianoforte, oltre che autore dei testi appunto), e spaziano da un amore istintivo senza bisogno di domande a quelle che sembrano un po’ le impressioni che suscita un lavoro come quello del musicista, dai momenti di sconforto alle critiche di chi pensa tu stia sprecano la tua vita. C’è spazio ancora per inquietanti creature notturne, che sputano sul tuo futuro e portano cattive notizie, così come per quello che a volte sembra quasi l’obbligo sociale di correre. Insomma c’è qualcosa di esterno e interno che si cerca di mettere a tacere, per immergersi in un approccio più libero alla vita, eppure fa rumore, fuori e dentro; c’è l’attrito delle ombre, che gravano sul cuore e sulla testa, eppure sono alleggerite da atmosfere da sogno.
Non a caso l’artwork dell’album è un fazzoletto datato 1914 ricamato a punto e croce, una dichiarazione d'amore un po’ enigmatica e franta, accorata e a tratti quasi sgrammaticata: sono le parole di una giovane per il suo amato partito per la Grande Guerra. Alla notizia della sua morte non riuscirà a capacitarsi, ma si richiuderà in una speranza tenace e folle: quello che accade non si può cancellare, ma forse allontanare sì, immergendosi in queste note ipnotiche, sghembe ed evocative.