Kiefer Sutherland Down In A Hole
2016 - Ironworks Records / Atlantic
#Kiefer Sutherland#Americana#Country #Phil Parlapiano #Jude Cole #Donald Sutherland
Questo album l'ho scoperto casualmente su Spotify, ed è stata una sorpresa fin dal primo ascolto grazie alla potente intro chitarristica di Can't Stay Away che apre le porte di un disco di quelli inattesi, dove il mood che si respira è quello di un Rock molto classico, con notevoli contaminazioni Country, ma con una qualità di scrittura che emerge evidente in pezzi come la splendida Going Home dall'incedere irresistibile e rockeggiante. Certo quando hai le canzoni sei già a buon punto; se poi a queste aggiungi una gran bella voce, vagamente smokey, e ci aggiungi il contorno di musicisti come Phil Parlapiano (John Prine, Lowen & Navarro, Carlene Carter, Iris DeMent, Rod Stewart), o Greg Leisz (un signore che ha suonato con la crema del Rock mondiale come Lucinda Williams, Dave Alvin, Black Crowes, John Fogerty, Bruce Springsteen e decine di altri), è facile fare centro.
Tra gli altri pezzi che compongono questo riuscito Down In A Hole, meritano una segnalazione particolare Shirley Jean, il cui testo ci racconta delle ultime ore di un condannato a morte, e la finale Gonna Die che passa da certe ballate di Tom Petty (ascoltate la parte centrale quando parte il solo di elettrica), chiudendo un album che ha il merito di farsi riascoltare senza alcuno sforzo.
Produzione affidata a Jude Cole, alla cui lettura del nome sono rimasto perplesso visto che il suo curriculum poco si attaglia a questo tipo di musicalità, avendo lavorato dietro la consolle per musicisti come Beth Orton o i Lifehouse, decisamente distanti da sonorità come quelle proposte da Kiefer Sutherland. Invece Cole si mantiene su un lavoro complessivamente "pulito" e senza inutili artifizi. Insomma questo Down In A Hole arrichisce un 2016 pieno di bei dischi, andando a conquistarsi un posto fra quelli destinati a farsi ricordare. Bell'esordio!