
Kenny Brawner Cross Water BLues
2020 - Appaloosa / IRD
Certo, quaranta o cinquanta anni fa abbiamo vissuto il periodo più creativo e ricco di idee della storia della musica contemporanea. Potente come solo una rivoluzione può esserlo, con un carico di novità musicali riversate sul mercato con una frequenza assolutamente ineguagliata.
Insomma, si ricorre sempre più spesso alla celebrazione di musica di altri tempi che non a caso viene definita “classic” e come se non bastasse anche con una certa dose di rimpianto, da far pensare che oggi non esista più la buona musica. Riconosco che quell’ondata di “ultramusica” è diventata un mito ed è altrettanto vero che oggi la qualità media non è particolarmente entusiasmante, eppure di musica buona se ne produce ancora. Bisogna solo cercarla. La prova è questo disco di Kenny Brawner, pianista e cantante di Harlem che pesca a piene mani nel blues, nel soul e nell’R&B.
Per una decina di anni ha avuto una sua band, la Raw Sugar, a cui ha fatto seguito la Brawner Brothers Band, ma di tutte le esperienze artistiche vissute in passato le migliori sono sicuramente quelle da solista maturate in Europa, e quando è approdato alla Appaloosa record è riuscito finalmente a centrare il bersaglio con Cross Water Blues.
Il disco si compone di undici tracce, dieci delle quali firmate da Kenny Brawner. In alcune c’è anche la firma di Luca Tozzi, chitarrista che in questo disco brilla di una bellissima luce propria. Solo Goin Down Slow, è a firma di Jimmy Oden.
Questo disco è pregno del blues di matrice elettrica dell'area di Chicago, ma anche di soul, di R’n’B a cui si aggiunge il funk dei fiati registrati a New York nelle stesse sessioni utilizzate per registrare la voce di Kenny. Una voce robusta, roca, sporca quanto basta per essere padrona della scena, ma, come già accennato, non è la sola protagonista di questa bella rappresentazione, perché su quella stessa scena c’è un'altra signora: la chitarra di Luca Tozzi. Una chitarra molto blues anch’essa, una lady discreta e un po’sorniona fino a quando decide di tirare fuori le unghie e lasciare il segno, riuscendoci alla grande.
Luca Tozzi ha vissuto molti anni a New York e ha collaborato con musicisti quali John Popper e Jerry Dugger, oltre che con la stessa Brawner Brothers Band per cui si muove su un terreno che conosce benissimo. Ma non è l’unico musicista italiano degno di nota in questo disco, perché voglio ricordare anche Pablo Leoni alla batteria e Alessandro Diaferio al basso.
Tutto ciò ci riempie di orgoglio perché non sono pochi gli artisti italiani che suonano in Cross Water Blues. Ancora una volta dimostriamo, ma ormai è cosa ampiamente acquisita, di avere musicisti di portata internazionale che non sfigurerebbero affatto nel confronto con grandi nomi internazionali.
Blues, soul, R’n’B, il funk dei fiati e il timing dei brani contenuti nel disco sono gli ingredienti di una ricetta molto ben riuscita e di ottimo livello, che lascia l’ascoltatore non solo soddisfatto ma con la voglia di ricominciare ad ascoltarlo di nuovo, cosa ormai molto rara nelle produzioni musicali più recenti.
Non è semplice individuare uno o due brani tra i dodici che compongono il disco. Da questo punto di vista Cross Water Blues è un lavoro piuttosto omogeneo e i brani sono tutti di alto livello, ma se amate il suono di una chitarra un po’ sofferta e struggente, che duetta con un pianoforte ed una voce altrettanto struggente, mentre i fiati fanno da contrappunto, i sei minuti di Love Pain vi stenderanno e questa canzone diventerà il vostro brano preferito di Cross Water Blues.
Musicians:
Kenny Brawner - Keyboards & Vocals
Luca Tozzi - Guitar
Pablo Leoni - Drums
Alessandro Diaferio - Bass
Marco Baccaro - Bass on “I Never Thought” e “Never Had A Love Like Yours”
Guerino Rondolone - Bass on “Waiting For Some Good”
Massimo Di Cristofaro – Musical Chair on “Never Had A Love Like Yours”
John Blevins – Trumpet
Haley Brawner – Baritone Sax
Charles Davis – Tenor Sax
Brad Muholland – Tenor Sax
Victor See Yuen – Percussion
Andrea Di Giuseppe – Harmonica on “It’s a Shame”