Arbore femina<small></small>
Italiana • Canzone d`autore

Ilenia Romano Arbore femina

2024 - Moonlight Records

22/02/2025 di Silvano Terranova

#Ilenia Romano#Italiana#Canzone d`autore

Esistono fondamentalmente due approcci distinti all'uso, in ambito musicale, di ciò che viene comunemente chiamato "dialetto", ma che spesso è una vera e propria lingua: uno più rigoroso, che privilegia strumenti della tradizione, e uno più aperto alle contaminazioni con elementi del pop e del rock arricchite, nel caso del worldbeat, anche da un utilizzo più o meno massiccio di sintetizzatori e drum machine. Per il suo disco d'esordio, Arbore Femina, la giovane cantautrice sarda Ilenia Romano ha scelto proprio quest'ultimo approccio, dando vita a un affascinante viaggio nella tradizione linguistica del sardo-logudorese, intrapreso a bordo di modernissimi mezzi di trasporto sonori.

Fatte le dovute proporzioni, i nomi che mi sono venuti in mente ascoltando Arbore Femina sono quelli che hanno tracciato la via maestra del worldbeat, Paul Simon e Peter Gabriel su tutti, e l’utilizzo da parte di Christian Marras – produttore del disco e, insieme alla stessa Romano, arrangiatore – del Chapman Stick (strumento reso celebre da Tony Levin) non fa che rafforzare questo ideale ponte verso il creatore del WOMAD.

Tra ipnotici groove carichi di tensione e ariose aperture, la voce di Ilenia Romano – che ha ereditato dal padre, cantante e batterista in una storica band sarda, l’amore per le grandi voci del soul, dell’R&B e del jazz – raggiunge vette di cristallina purezza. 

Protagonista assoluta di Arbore Femina è la natura primordiale e i fili invisibili che a essa ci legano, e l'uso della variante logudorese della lingua sarda – sempre più relegata all’ambito domestico, come molte lingue regionali e dialetti –  non è un vezzo, ma una scelta necessaria per ricucire quel legame profondo con la Madre Terra e con le proprie radici, oltre che per "esprimere questi concetti così essenziali nella maniera più vera e autentica in assoluto."

Se, come racconta la stessa Romano, sono state le antenate di linea materna a trasmetterle la conoscenza di questa lingua al tempo stesso arcaica e viva, la title track rappresenta il fulcro dell’intero lavoro: in un susseguirsi di immagini brevi e suggestive, riaffiora il ricordo della bisnonna sarta e della casa con il suo cortile nel quale cresceva un enorme albero di limoni i cui frutti, aspri e mai maturi, rispecchiano la natura stessa degli esseri umani. A suggellare questo legame profondo, tramandato di madre in figlia, è la preghiera recitata nel finale del brano da Peppina Soro, nonna dell’artista, che ribadisce con forza il concetto: tutti siamo cresciuti nel ventre di un albero femmina e da esso siamo stati partoriti.

Un debutto particolarmente interessante che conferma, ancora una volta, l'eccellenza della world music prodotta in Italia.

Track List

  • Niunu
  • Fodzas
  • Sonu primidiu
  • Isfera anninnìa
  • Jog@
  • Antiga anima
  • Arbore femina
  • Maredeu
  • Hic et nunc
  • Andìra a una resta ebbìa
  • Recuìda