
Fantasmi dal Futuro Fantasmi dal Futuro
2022 - Seahorse Recordings
Definiscono il proprio sound “il rock con l’autotune” e la prima traccia chiarisce subito il perché. Io non voglio parla della dittatura dei like (“io non voglio più costruire, voglio soltanto farmi fotografare”) e come racconta la band: “Il testo parla dei social e della nostra ansia di apparire. Vecchi che cercano di sembrare eternamente giovani. Giovani la cui unica ambizione è un gran numero di like. Siamo drogati di narcisismo. Luca, il nostro batterista nonché producer, ha pensato bene di usare l’autotune sulla voce ed è diventato quasi un marchio di fabbrica: il rock con l’autotune.”. In realtà a parte degli effetti sulla voce di sintetico nel disco c’è ben poco. I Fantasmi dal Futuro, in questo loro omonimo disco di esordio, propongono uno stoner - rock ispirato ai Kyuss.
Inverno, ispirata da Il sergente nella neve di Mario Rigoni Stern ha una sezione ritmica che non dà tregua e la chitarra riverberata in bella mostra. Sentirti meglio farà sicuramente la sua figura dal vivo con il suo incedere maestoso, mentre Il club delle lame si avvale di un testo scritto da Stefano Ricca (scrittore e cantante de I Rumori di Via Silvio Pellico) e degli inserti vocali di Paolo Topa (Il Vuoto Elettrico) e porta in un cupo scantinato degno di un Fight club. Vagamente più melodica è la conclusiva Essere umani, soprattutto nel refrain.
Fantasmi dal Futuro evidenzia una buona tecnica e un buon affiatamento sonoro, nonché un uso originale della voce. Ora serve solo la prova sul palco!