Fabrizio Cammarata Lights
2019 - 800A Records/Kartel Music Group
Chi scrive ha scoperto Fabrizio attraverso una session video registrata per Daytrotter (https://www.pastemagazine.com/daytrotter) uno dei siti da sempre più interessanti per scoprire nuovi talenti. La session vedeva Fabrizio esibirsi da solo in versione acustica, sinceramente non mi colpì più di tanto, anche se avevo apprezzato un paio di canzoni che ne lasciavano intravedere un talento interessante. E siccome i miei incontri con Fabrizio sono stati frutto di fortuite coincidenze, eccomi incrociare il nuovo album in arrivo a fine di questo mese di Marzo, intitolato Lights, grazie al link contenuto nella news di GPC, ufficio stampa sempre attento a promuovere musica di qualità, per annunciare l’uscita dell’album. E così in una pigra domenica pomeriggio mi sono messo all’ascolto di questo disco. Quando è partita la prima traccia, All Is Brighter, ho compreso che questo album non era uno dei tanti prodotti che hanno voglia di darsi una valenza che poi molti finiscono per non avere, ma è invece un lavoro bello, intrigante, che ti fa venire la voglia di tornare ad ascoltare. Sonorità che mischiano Rock, Folk, sfiorano la World Music, passando per il cantautorato. Un melange musicale di grande fascino che ci consegna un progetto ricco di sfaccettaure.
Sarà anche merito della produzione affidata a Dani Castelar (già al fianco di gente come Paolo Nutini, Editors, REM), che ha ulteriormente “aperto” la visione musicale di Fabrizio, ma quello che è certo è che quando parte un pezzo come KV non si può restare indifferenti. Canzone piacevolissima a mio avviso, pur non avendo elementi innovativi musicalmente parlando, risulta essere semplicemente deliziosa. Così come in Eileen dove Fabrizio esplora il tema della libertà raggiungibile in una relazione d’amore: sottile, ma non per questo debole. “Ho trovato ispirazione in una bellissima metafora di un poeta bengalese: l’amore è come un elefante che vuole essere legato a un palo con un sottile filo di seta. Può scappare quando vuole e senza fatica, ma non lo fa: sceglie il legame, ed è comunque libero” dice Cammarata a proposito del testo di questa canzone. Ma il resto, sono undici le canzoni che compongono il disco, non è da meno. Pezzi come Timbuktu, la soffusa Rosary, o Cassiopea, confermano le qualità di questo artista.
L’album è stato registrato da Francesco Vitaliti e Dani Castelar presso gli studi Indigo di Palermo, e quelli spagnoli di Studio Barxetae poi masterizzato da Pete Maher. Insieme a Fabrizio Cammarata, voce, chitarra, pianoforte, basso, percussioni, hanno suonato in Lights; Donato Di Trapani: tastiere, synth, Carmelo Drago: basso, Adam Dawson: batteria, Gerard Ballester: batteria in Under Your Face, Dani Castelar: percussioni in Run Run Run, Gavin Fitzjohn: chitarre in KV.
Fabrizio sta per iniziare un tour che lo porterà in diverse località italiane ed anche in Spagna e Portogallo. Noi saremo certamente presenti il 3 Maggio a Milano quando presenterà Lights all’Arci Bellezza. E’ tempo di andare oltre gli incontri occasionali con un artista tanto bravo ed interessante.