
Elisabeth Cutler Polishing Stones
2015 - Beste! Unterhaltung / Broken Silence
Il nuovo lavoro, Polishing Stones, il primo dal 2009, il sesto della sua lunga carriera, registrato interamente a Roma, rappresenta un passo avanti nell'evoluzione di un'artista, che non ha fretta di produrre dischi, ma che cerca, in ognuno di essi, di segnare una tappa importante in un percorso umano e musicale. Il musicista Filippo De Laura, con doppia residenza a Roma e New York, ha dato il giusto tocco internazionale e insieme mediterraneo alla produzione di un disco di facilissimo ascolto, eppure non commerciale nel senso letterale del termine.
Influssi della West Coast si mescolano a quelli delle songstresses più acclamate di ogni tempo, dalla Mitchell fino a Norah Jones, con piacevoli tocchi jazzy dello Sting di Nothing Like the Sun, per ascoltatori dal tempo lento, che cercano un adult easy listening di classe, con testi introspettivi il giusto, e qualche perla rara, come You are the darkness under my skin / You are the softness I‘m longing (frase che apre Reunion), oppure Everywhere I go, I already know, there'll be you (Anyone but you).
E, se tanto parlare di pene d'amore, sentimenti soffusi e introspezione a qualcuno può risultare stucchevole, la Cutler prosegue per la propria strada: lei si rivolge a quanti, in una canzone, cercano esattamente il colore dell'anima, che per lei ha un suono: quello di una chitarra e della sua voce.