In un momento in cui tutto è esasperato, e quindi non solo il nostro meglio ma anche (e forse soprattutto) il nostro peggio Un giorno dopo l’altro di Luigi Tenco è stato lo spunto per riprendere a raccontare storie: “Ci sono canzoni che ti segnano per sempre e che tornano ciclicamente a raccontarti chi sei, fino a far diventare la finestra un belvedere. Si suona a distanza, si asseconda l’istinto e alla fine ti accorgi che stai semplicemente mettendo insieme i pezzi della tua vita per riconoscerti, nel momento più strano che ci sia mai capitato.”
Tutte e tre le cover sono reinterpretate da EDY in modo molto personale e allo stesso tempo rispettoso. Il synth innerva di moderne inquietudini anche un pezzo storico come Tutta mia la città dell’ Equipe 84, e il “deserto che conosco” fa pensare tanto alle nostre strade vuote dello scorso anno. Interessante poi l’uso della voce in Zeta Reticoli dei Meganoidi con i cori che danno una certa sacralità al pezzo, nell’attesa del “momento per un migliore slancio”.
Il risultato, dopo aver ascoltato Chi ha sparato al Presidente?, è che si ha voglia di un disco di EDY di inediti, perché l’assaggio ha messo in luce che è cresciuto, soprattutto nella gestione della vocalità. A presto!