Live al Vapore Jazz Club<small></small>
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DMD Trio Live al Vapore Jazz Club

2024 - NOTAMI

21/11/2024 di Vittorio Formenti

#DMD Trio#Jazz Blues Black#Jazz

Un live per molti aspetti atipico, questa registrazione del 2022 al Vapore Jazz Club, storico locale di Marghera che vanta migliaia di performance di livello, fama alla quale il DMD Trio rende omaggio con una performance degna di attenzione.
Normalmente dal vivo si riscontra un approccio dinamico, effervescente, in qualche modo sopra le righe per quell’istintiva eccitazione che il contatto diretto con il pubblico determina; in questo caso il paradigma è encomiabilmente diverso.

Daniele Di Gregorio (malletkat), Massimo Manzi (batteria) e Giacomo Dominici (contrabbasso), insieme all’ospite Massimo Morganti (trombone) danno vita a una rappresentazione equilibrata, collegiale, composta e ragionata che testimonia un perfetto dominio della materia, senza necessità alcuna di esagerazioni soliste perché concentrata sul nocciolo della questione.

In coerenza alla moderna interpretazione del jazz, gli strumentisti si orientano alla ricerca di un sound proprio, sviluppato su strutture lontane dalla tradizionale alternanza di chorus individuali e anche dalla geometria classica del trio, nella quale il leader conduce interagendo, a seconda della vocazione, con un elemento o l’altro della sezione ritmica, mantenendo comunque una gerarchia dei ruoli.

Qui l’approccio è diverso, le staffette sono naturali e spontanee, le dinamiche sono contenute dando rilievo alle sfumature, i contributi sono democratici e la conseguenza per chi ascolta è un coinvolgimento complessivo, che abbraccia tutte le dimensioni del brano.
Esemplificativi in questo senso sono i due traditional ripresi dal gruppo, rivisti con le lancette dell'orologio riposizionate ai nostri giorni.

Beautiful Love è un brano di Victor Young del 1931; canzone popolare, figlia del suo decennio e nata come valzer orchestrale in ¾ , viene qui riproposta con un mood quasi stravolto. Il ritmo diventa un 4/4 dilatato, il timbro del trombone è del tutto inatteso, il suono del malletkat è spontaneamente attenuato; a difesa dell’approccio tradizionale resta lo spazzolato delle pelli e il giro di basso, con uno swing di fondo tuttavia diverso dall’umore di “popular song” della matrice originale. Due dimensioni temporali che si incontrano e si fondono in un risultato che fa dell’equilibrio delle parti la cifra principale. Affascinante, ammaliante ma senza alcunché di nostalgico o di retrò.

Green Dolphin Street è un’altra canzone del 1947, facente parte della colonna sonora per l’omonimo film ed eseguita originalmente dall’orchestra di Jimmy Dorsey. Qui l’aspetto cinematico si diluisce in un approccio più sincopato, in parte da vocalese che, pur mantenendo la partitura iniziale, costruisce momenti ricchi e variati, vicini al latino suggerito con un’enfasi sobria, elegante e del tutto attuale.

Le considerazioni sopra esposte valgono per tutto il lavoro, che risulta ricco di colori determinati dalla sapienza degli artisti, tutti raffinati esponenti del proprio strumento in grado di esprimersi con intensità senza esibizionismo alcuno. Se si tiene presente che la registrazione è dal vivo, questo elemento assume un rilievo del tutto particolare, coniugando l’ovvia spontaneità con un ammirevole equilibrio.

Il resto dei brani è una serie di composizioni originali che ripropongono la medesima filosofia con spunti decisamente attraenti come in Minor Blues, in cui Di Gregorio pare quasi sia a un Rhodes, Morganti, sembra, a una tromba (o flicorno) e la sezione ritmica è assai più fluida rispetto a quanto ci si può attendere da un pezzo intitolato al blues.

Disco eccellente che si presta a un ascolto ripetuto anche su più piani; dalla semplice fruizione per l’indubbia gradevolezza a una più profonda analisi se ci si sofferma, in modo quasi polifonico, sui diversi contributi tutt'altro che scontati.
È d’obbligo anche un encomio per la NOTAMI, discografica che si sta distinguendo per la capacità di selezionare proposte originali, moderne e rivolte a un pubblico ampio per un’offerta qualificante.

Track List

  • Minor Blues
  • Beautiful Love
  • Segmenti
  • Tears Over Me
  • Minoranze
  • Green Dolphin Street