
Darlingside Fish Pond Fish
2020 - More Doug Record
Se dovessimo trovare una band per cui la definizione di future folk bucolico calza a pennello, i Darlingside sarebbero perfetti: sospesi fra le harmonies di Simon and Garfunkel o dei CSNY, con un tocco di Beach Boys (come in Mountain + Sea), i quattro recuperano anche la contemporaneità di Bon Iver, Fleet Foxes e dei Mumford and Sons più riflessivi (Green + Evergreen), ma aggiungono code strumentali ipnotiche e quasi psichedeliche, come nella magnifica Denver, a cui giova l'uso del violino di Mukharji.
Arricchiscono il tappeto sonoro non solo gli strumenti tradizionali, ma anche insospettabili e sorprendenti suoni poco canonici, come il clapping e il rumore di una lavatrice in Ocean Bed; è chiaro che la filosofia del gruppo si riveli esplicita, nel tentativo di comunicare un'autentica, matura visione del mondo e della vita, che in troppi dimenticano: abbracciare il momento, senza dimenticare la sensibilità, e accoglierne i doni, senza la spasmodica ricerca di un edonismo fine a se stesso. Un messaggio che dovremmo ascoltare tutti, soprattutto in questi mesi.