Two Worlds<small></small>
Jazz Blues Black • Jazz • Mainstream

Antonio Artese Trio Two Worlds

2022 - Abeat

05/01/2023 di Vittorio Formenti

#Antonio Artese Trio#Jazz Blues Black#Jazz

Antonio Artese è un pianista molisano dal curriculum principalmente accademico, con un diploma ottenuto al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, integrato questo da una laurea in Filosofia Teoretica  e un corso di laurea in Musicologia; una base tecnica e artistica al di là di ogni perplessità.
A questo segue un’esperienza in California che gli permette di avvicinarsi al mondo del jazz.

Un doppio percorso, quindi, al quale si riferisce il titolo di questo suo lavoro sviluppato in trio con Stefano Battaglia (contrabbasso) e Alessandro Marzi (batteria), entrambi artisti di lungo corso.

In linea generale il riferimento principe è Bill Evans, con le sue geometrie volte a una originale fusione dei linguaggi classici e jazz combinando, in questo caso, echi sia d’oltre oceano che europei, mediterranei e del Nord Europa.

Esemplificativo al riguardo è Icarus, brano che mescola solarità e swing, melodia e ritmo; il tutto proposto con molta leggerezza in una robusta interazione con il basso e lasciando spazio ad un ruolo molto personale della batteria. L’aspetto classico viene colto nella struttura del brano.

Ancor più significativo in questo senso è Voyage; qui la verve latina dell’incipit colora l’interpretazione in modo intenso, così come la determinazione ritmica conferisce un nerbo modulato.

Un Bel Dì è un omaggio all’arte di Giacomo Puccini, offerto con un arrangiamento dell’artista che tende a scomporre le trame a favore di una meditazione non retorica, sorretta dall’archetto spezzato del basso e dalle spazzole della batteria.

L’estetica dell’opera verte sull’eleganza dei tocchi, sul controllo delle dinamiche e sulla raffinatezza dei dettagli; ingredienti questi coerenti ai mondi che Antonio intende evocare o celebrare con un filtro estremamente personale, conseguente alle sue esperienze vissute.

L’appassionato di jazz apprezzerà l’interplay del trio e la sapienza della sezione ritmica, il cultore della musica classica potrà cogliere la grammatica di fondo e la rigorosità delle composizioni che, per la maggior parte, sono imperniate sulla scrittura.

Un disco che unisce serietà e libertà, “erudizione” e creatività, ottenendo una sintesi culturale vitale.

Track List

  • Two Worlds
  • Julita
  • Prelude
  • Hymn
  • Lila
  • Icarus
  • Niente
  • Un Bel Di`
  • Voyage