Anaïs Emily Dickinson (Because I Could Not Stop for Death)
2021 - Viceversa Records/1Q84 Tapes/The Orchard
Ascoltando questo album, vengono in mente lo shoegaze, il rock indipendente e lo-fi dei Grandaddy e dei Pavement, le trame acustiche e le melodie di Elliott Smith, o l’alt-rock più introspettivo e il post-punk nei momenti più minimali, dalle atmosfere a loro modo oscure e inquiete (Wild Nights). Insomma, queste canzoni sembrano nutrirsi ad esempio del meglio della musica indipendente degli anni ’90 e Duemila; in questi brani si ascoltano arpeggi agrodolci e assolati, crescendo tesi e distorti, note di piano delicate, eteree e struggenti, talora persino sonorità sacrali (Much Madness) e melodie vocali pop-rock dolcissime. E ancora, in undici brani spesso abbastanza brevi e incisivi (molti durano dai due minuti e mezzo circa fino ai tre minuti), ci si imbatte in sprazzi con chitarre quasi sognanti e dream-pop, oppure psichedeliche, in bassi che rammentano i R.E.M. degli anni ’90 (I Found the Words), in riff malinconici e densi, introspettivi e pensosi.
Nel titolo del disco, Emily Dickinson (Because I Could Not Stop for Death), vi è lo slancio interiore oltre qualunque paura della morte; nei versi della poetessa vi è l’affidarsi alla notte, dopo una delusione, dopo essere stati respinti dal giorno e dalla dolcezza del sole, l’affidarsi a quel buio a cui ci si può anche abituare, adattando il proprio sguardo all’oscurità. Vi è il rifiuto dell’egocentrismo nell’umiltà di un fiero e sbandierato “I’m Nobody”; c’è la voglia di sottrarsi a un Eden così solitario e allo sguardo impietoso di Dio. Ci si muove così tra vita, amore – profondo, elevato, velato – e visioni mortuarie, passioni travolgenti e sofferenze che sono umane, ma non gentili, mortalità ed eternità, gelo, torpore e la follia, il senso più divino, che espone ad accuse infamanti chi non si allinea.
Il video del singolo I Am Nobody è stato selezionato dall’Emily Dickinson Museum di Amherst per aprire le celebrazioni del 190mo anniversario dalla nascita della Poetessa, a conferma che si tratta di un progetto prezioso, che incanta e affascina.